Periodico di informazione delle Forze Armate, Forze di Polizia e Pubblico Impiego

Approfondimenti

Sul tema ferie non godute, dopo la pronuncia della Corte di Giustizia Europea, si è aggiunge anche il conforto di Aran, che ha ribadito l’irrinunciabilità del diritto dei lavoratori del pubblico impiego.

Aumento pensioni con il taglio IRPEF nel cedolino di marzo 2024: risparmi fino a 260 euro in un anno, ecco i calcoli e gli esempi.

Il taglio IRPEF 2024 sulle pensioni sarà applicato dall’INPS da marzo, con in ricalcolo degli assegni ed il pagamento degli arretrati da gennaio (in anticipo rispetto a quanto comunicato in precedenza).

il personale del comparto sicurezza e difesa non ha subito nessun danno dalla norma oggi dichiarata incostituzionale, perché all’epoca nel contratto delle forze di polizia non si optò per la rivalutazione della R.I.A. ma per la creazione dell’“assegno di funzione”, voce stipendiale simile negli effetti, ma diversa dalla R.I.A. e non soggetta a blocco.

Il Consiglio di indirizzo e vigilanza dell’istituto chiede anche un intervento normativo che consenta ai dipendenti del pubblico di ottenere la prestazione in tempi accettabili

La consulenza pensionistica è un settore che richiede esperienza e grande conoscenza e proprio per questo che il SIAM mette a disposizione dei soci delle figure esperte che si occupano di eseguire i calcoli dei contributi versati per percepire la pensione.

L'intervento di Francesco Alberto Comellini, attivista e membro del comitato tecnico scientifico dell'Osservatorio Permanente sulla Disabilità.

Il Ministro dell’Economia e delle Finanze  ha convocato il sindacato lavoratori finanzieri (SILF),  Il prossimo 29 novembre.Un incontro in cui si avrà l’opportunità di capire qualcosa in più in merito ai provvedimenti che potranno interessare i finanzieri nel prossimo futuro e soprattutto sulle risorse.

Dopo l’incontro con il ministro Crosetto e la relazione del Presidente Meloni in occasione della presentazione delle misure economiche dedicate ai Comparti Sicurezza e Difesa, il SIAM fa il punto della situazione in merito ai provvedimenti che potranno interessare il personale militare nel prossimo futuro.

E' stato approvato definitivamente dal Consiglio dei Ministri del 16 novembre scorso, il decreto legislativo di revisione dello strumento militare nazionale,  che blocca la riduzione del personale, sin qui imposta dalla legge n. 244 del 2012.

Il provvedimento, adottato, prevede il passaggio dal modello “professionale a 150.000” al modello a 160.000 unità e rimodula gli organici delle Forze Armate inserendo figure professionali ad alta e altissima specializzazione al fine di operare anche nei domini di Spazio e Cyber.

Il Consiglio dei ministri ha approvato il 3 novembre 2023 in esame preliminare, due decreti legislativi di attuazione della legge 22 dicembre 2021, n. 227 con la quale il Parlamento aveva delegato il Governo alla revisione e al riordino delle disposizioni vigenti in materia di disabilità  per garantire ai disabili  il riconoscimento della propria condizione e dei suoi diritti civili e sociali, compresi il diritto alla vita indipendente e alla piena inclusione sociale e lavorativa, nel rispetto dei principi di autodeterminazione e di non discriminazione.

  Il 16 novembre 2023, in previsione del Consiglio dei Ministri  dedicato alle misure di carattere economico, ordinamentale e di tutela degli appartenenti del Comparto Difesa, Sicurezza e Soccorso Pubblico, il  Ministro della Difesa On. Guido Crosetto, udirà le Associazioni Sindacali Militari sulle relative tematiche nelle more di una imminente certificazione della rappresentatività nazionale che di converso attribuirebbe alle stesse sigle le competenze in capo alla contrattazione normativa ed economica. 

Nelle more, che venga posto un serio e concreto rimedio alle numerose restrizioni e distonie attualmente contenute nella normativa sui sindacati militari vigente, in via legislativa o giudiziaria (nazionale e/o europea), bisogna avviare un dibattito qualificato e assumere iniziative affinché si proceda a dare, finalmente, la piena e incondizionata attuazione dell’art. 39 Cost., comma 4, attribuendo la personalità giuridica alle Organizzazioni Sindacali Militari, essendo già assoggettate a verifiche e controlli di natura pubblicistica (preventivi e in corso di attività), avendone i requisiti prescritti dal medesimo articolo, correlato e richiamato all’art. 1, co. 2, legge. 46/2022.

Come è noto la Legge di Bilancio 2023 ha introdotto varie disposizioni in materia di sostegno al reddito e alle famiglie, una in particolare inerente il congedo parentale, che integra e modifica il Decreto Legislativo 26 marzo 2001, n. 151. La Rete Sindacale Militare rileva che, da informali contatti tra competenti articolazioni/uffici e da non meglio specificati quesiti presentati ad organismi aventi precipuamente natura contabile, sarebbe emersa una diversa interpretazione, secondo la quale il beneficio in questione non sarebbe applicabile al personale militare, giustificando la propria posizione attraverso un precedente orientamento del Dipartimento della Funzione Pubblica

L’UNIONE SINDACALE DELLE ASSOCIAZIONI MILITARI - AERONAUTICA denuncia:" le diverse  lamentele da parte del personale in servizio e di quello congedato, relative ai disallineamenti/errori riscontrati nella propria posizione assicurativa previdenziale (dati contributivi e matricolari), che provocano ritardi nelle lavorazioni delle pratiche pensionistiche e delle attività di revisione del trattamento pensionistico delle prestazioni computate".

Nel nostro Paese ci sono più di 1 milione e 600mila lavoratori pubblici il cui diritto alla liquidazione del Tfs/Tfr è stato e continua ad essere leso contro ogni legittimità costituzionale. Per ottenere l’anticipo della liquidazione, la cui procedura è tra l’altro lenta e dall’esito non scontato, si arriva a pagare più di 2000 € tra tassi di interesse e commissioni. Lo rilevano attraverso un’analisi le tre federazioni del settore pubblico della UIL - la UIL FPL, la UIL Scuola RUA e la UIL PA.

Con il metodo contributivo, più contributi si versano, più tardi si va in pensione, migliore è l’andamento del PIL nazionale e più alto sarà l’assegno di pensione. Purtroppo, viste anche le non certo brillanti prospettive dell’economia nostrana, con questo metodo è impensabile immaginare un assegno di pensione netto pari o più altO. Il Governo ha promesso l’apertura di un tavolo di concertazione in materia previdenziale. Sarebbe il caso che una questione di tale importanza fosse affrontata con i sindacati piuttosto che con l’abrogando Cocer.

Recepito dall'Inps l'aumento dell'8,1% sull'anno precedente. I coefficienti servono per rivalutare le retribuzioni per la determinazione della base annua pensionabile delle anzianità anteriori al 31.12.1995 (31.12.2011 per chi ha 18 anni di contribuzione al 31.12.1995)

Sul portale NoiPA è visibile l’importo dello stipendio di febbraio dei dipendenti della Pubblica Amministrazione aderenti al sistema. Dal primo del mese è possibile conoscere l’ammontare della retribuzione, mentre il cedolino paga completo viene caricato a partire da metà mese, comprensivo dei conguagli fiscali di inizio anno per quanto riguarda IRPEF e contributi dell’anno precedente.

Pubblicate sul sito della Ragioneria Generale dello Stato le tabelle con gli importi mensili lordi dell’assegno unico 2023 (previsto per tredici mensilità e per il solo 2023 dall’art. 1 comma 330 della legge 29 dicembre 2022, n. 197 c.d legge di bilancio 2023) che per il 2023 si aggiunge all’Indennità di Vacanza Contrattuale già in godimento dal giugno 2022stabilita nella misura dello 0,5% dello stipendio tabellare.

L’anticipo del TFS ai dipendenti pubblici permette anche nel 2023 l’accesso al trattamento di fine servizionel Pubblico Impiego, e non più soltanto tramite prestito bancario: quest’anno c’è infatti una novità, perchè dal 1° febbraio gli iscritti al Fondo Credito (ex INPDAP e pubbliche amministrazioni) possono chiedere l’anticipo direttamente all’INPS, su tutto il TFS maturato, ad un tasso di appena l’1%.

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