Periodico di informazione delle Forze Armate, Forze di Polizia e Pubblico Impiego

Forze di Polizia

Il Ministero dell'Interno invia ai sindacati lo Schema di regolamento in attuazione del decreto legislativo n.81/2008, emendato a seguito delle consultazioni avute con le rappresentanze sindacali.

Sarà inserito probabilmente  nel D.L. Enti Locali,  un emendamento che prevede l’assunzione straordinaria di 2.500 uomini nelle FF.PP.

Che sulla sicurezza il Governo avesse poche idee e molto confuse e poca voglia di intervenire organicamente era sin troppo evidente (). Nessun progetto specifico, solo spot (troppe 5 Forze di Polizia! Troppe duplicazioni!) e soluzioni superficiali, come la soppressione del Corpo Forestale dello Stato ed una non meglio precisata razionalizzazione delle funzioni.

Niente a che vedere con le riforme strutturali proposte in altri settori strategici: scuola, lavoro, fisco, difesa, riforma istituzionale. Tanto che all’interno delle amministrazioni del comparto (ovviamente escluso il C.F.S.) si respirava una certa tranquillità: #noncambiunulla.

Le sfide che il Paese ed il Corpo si trova davanti, nel contrastare la criminalità economica - affermano i delegati della GDF - rendono ormai improcrastinabile un ammodernamento dell'organizzazione, garantendo l'identità dei finanzieri, l'autonomia e il ruolo della Guardia di Finanza... ponendo in risalto il delicato lavoro svolto forse piu' importante rispetto alle altre forze di polizia". Perplessità per il discorso tenuto dal Capo di stato Maggiore della Difesa in occasione della festa del Corpo.

È stata attivata da parte dell'Arma dei Carabinieri dell'istituto della "Riserva Selezionata" nella categoria Ufficiali.

L'iniziativa, finalizzata a disporre di un bacino di personale in possesso di particolari professionalità d'interesse non compiutamente disponibili all'interno dell'Arma, è rivolta a coloro che forniscano la disponibilità a essere chiamati per l'impiego a tempo determinato sul territorio nazionale o per missioni all'estero, per soddisfare eventuali e specifiche esigenze operative, addestrative e logistiche.

Comunicato sindacale congiunto sulla necessità di definire ed individuare la figura del datore di lavoro, in modo da garantire ai lavoratori un’effettiva tutela, attraverso il riferimento ad un contesto normativo che prevedesse una precisa imputazione delle responsabilità ed il concreto potere di spesa cui è correlata la capacità di intervenire a tutela e salvaguardia della sicurezza e della salute sui luoghi di lavoro. 

Dichiarazione del Segretario Generale SIAP Giuseppe TIANI

La Suprema Corte ha annunciato la decisione rispetto all’illegittimità del lungo blocco dei rinnovi contrattuali e di conseguenza delle oggettive inidonee retribuzioni stipendiali di poliziotti e dipendenti della PA, le quali, hanno subito una doppia battuta d’arresto nel potere di acquisto delle nostre retribuzioni, effetto delle discutibili e contestate politiche salariali connesse al blocco del tetto retributivo, imposto dai Governi Berlusconi-Monti.

 

“Accogliamo con favore gli emendamenti presentati dall’onorevole Giachetti, del Partito Democratico,che andrebbero finalmente ad incidere in modo veramente sostanziale e riformatore sull’organizzazione delle forze di polizia italiane”

E’ questa la reazione dell’associazione FICIESSEdi fronte all’ammissione in prima commissione Affari costituzionali di due emendamenti al disegno di legge Madia, sulla riforma della pubblica amministrazione, presentati dal vicepresidente della Camera.

La prima commissione, Affari Costituzionali, della Camera dei Deputati, ha dichiarato ammissibili due emendamenti presentati dal vicepresidente dello stesso ramo del Parlamento, Roberto Giachetti (Pd), al ddl Madia (C. 3098) recante deleghe al Governo sulla P.A.

Gli emendamenti sono: Delega al Governo in materia di istituzione del Corpo della polizia tributaria, di nomina del direttore generale di tale Corpo e di transito del personale del Corpo della Guardia di finanza nel medesimo (7.017); Delega al Governo in materia di ridefinizione della dipendenza gerarchica e delle funzioni dell'Arma dei carabinieri e modifica all'articolo 6 della legge il 1 aprile 1981, n. 121, concernente la dotazione di personale del Dipartimento della pubblica sicurezza (7.016).

"Il ministero della Difesa non dota le forze di Polizia degli adeguati strumenti di sicurezza". Uncarabiniere ferito in servizio chiede i danni allo Stato: "Agli agenti italiani non danno le armi non letali come spray urticanti e teaser"

Se non stessimo parlando di cose terribilmente serie, verrebbe quasi da ridere.

Fino a poco tempo fa, imperversavano progetti, spesso stravaganti, di riforma del comparto sicurezza. Non c’era giorno che qualche esponente del mondo politico non rilasciasse qualche dichiarazione in merito ad una diversa dislocazione delle FF. di PP.. Si voleva trasmettere all’opinione pubblica (ma esiste ancora?) l’idea che fosse imminente una vera e propria rivoluzione circa i compiti Istituzionali delle varie Polizie.

Si è sentito davvero  tutto e il contrario di tutto. I Corpi di Polizia dello Stato italiano sembravano fossero diventati improvvisamente delle Entità così malleabili, quasi evanescenti, che potessero essere rivoltati come dei calzini.

Di CletoIafrate - Una riforma che intenda allinearsi ai migliori standard europei, dovrebbe innanzitutto eliminare le attuali ridondanze e duplicati e prevedere la presenza sul territorio di due sole forze di polizia ad ordinamento civile: una generalista, alla quale affidare il controllo capillare del territorio ed una specialistica, demandata al contrasto della grande criminalità.

Solo in questo modo si riuscirà a trasformare la spesa improduttiva in spesa produttiva. L'obiettivo della riforma dovrebbe essere la razionalizzazione degli impieghi del personale. L’improduttività vera si annida nelle duplicazioni di competenze, nei ridondanti apparati di funzionamento, nella scarsa informatizzazione, nei troppi e inutili livelli di comando e coordinamento, nell’autoreferenzialità, nella scarsa trasparenza, nelle piante organiche progettate (per dimensione e figure) ai tempi in cui le lettere si scrivevano con la macchina da scrivere. È lì che c’è una gran quantità di "grasso che cola" su cui si può e si deve intervenire.

Due sole forze di polizia garantirebbero al cittadino-contribuente un servizio di sicurezza più presente sul territorio e più efficiente.

Impossibile garantire la sicurezza e l'ordine pubblico se l'età per la pensione slitta ad oltre 65 anni di età. Lo scrive in una lettera inviata al presidente del Consiglio, ai ministri e alle autorità competenti, il segretario generale della Confsal Vigili del fuoco, Franco Giancarlo, nella quale chiede la convocazione con urgenza di un tavolo tecnico, "alla luce della circolare Inps n. 63 del 20 marzo 2015, relativa all’adeguamento dei requisiti di accesso al pensionamento, che ha allungato di ulteriori quattro mesi dal 1° gennaio 2016 il periodo di quiescenza, e alla luce della sentenza della Corte Costituzionale n. 70/2015, che prevede la revisione del trattamento economico previdenziale". La parte sindacale chiede in particolare che si sblocchi, previo confronto con i sindacati piu' rappresentativi e con il Cocer, il regolamento di armonizzazione previsto dalla Riforma Monti Fornero (e mai adottato per il comparto difesa e sicurezza dopo il blocco delle trattative tra sindacati e Governo) in cui siano inserite "norme di tutela delle specificità del personale del comparto soccorso pubblico, sicurezza e difesa, con riguardo al solo allungamento dell'età per il conseguimento della pensione di vecchiaia e di anzianità in relazione ai diritti acquisiti e al previgente ordinamento".

"Il modello militare che ha in mente SMD è quello “tradizionale”: zero diritti (certi!) a fronte di compensazioni economico-previdenziali (tutte al condizionale, subordinate al reperimento delle risorse)...Un modello lontanissimo dal modello “privatistico” in uso al pubblico impiego e distante da quello speciale in uso alle Forze di Polizia civili. Un modello che non ammette una rappresentanza esterna, il diritto a contrattare, la contrattazione integrativa e la capacità giuridica della rappresentanza. Tutto coerente, tranne che per un solo ed unico elemento: la “contrattualizzazione” della dirigenza militare. ....Resta il dubbio sugli effetti che un’eventuale attuazione dei contenuti del Libro Bianco potrà produrre sul personale della Guardia di Finanza e sui Finanzieri. Nel Libro Bianco non si fa riferimento alcuno alla Guardia di Finanza.."

Le  varie forme di assistenza per il personale del Corpo attuate dal F.A.F. costituiscono l’essenza che tiene in vita il fondo ed insieme alla corresponsione al personale che lascia il servizio attivo,  di una piccola liquidazione, uguale per tutti, a prescindere dal grado, costituisce il core business dell’Ente.

In un documento, il Cocer Finanza chiede il pieno riconoscimento dei diritti sindacali rilevando la specificità delle funzioni svolte dal Corpo e sottolineando come sia  ormai ineludibile l'applicazone dei principi confermati anche dalle recenti  sentenze della Corte europea dei diritti dell'uomo. 

Nella giornata di ieri, a Palazzo Madama, il senatore democratico Giorgio Pagliari, relatore dell'emendamento relativo all'articolo 7 del ddl sulla riforma della Pubblica Amministrazione, ha  confermato l'accorpamento della Guardia Fore garantendo, però, le funzioni attribuite a questo Corpo. In questo modo si assicurerà ai forestali quell'autonomia necessaria per lo svolgimento delle proprie funzioni anche se saranno assorbiti, presumibilmente, dalla Polizia di Stato (i futuri decreti legislativi preciseranno i dettagli della misura).

Di GIANLUCA TACCALOZZI . A margine del dibattito parlamentare sul DDL Madia si susseguono convegni, tavole rotonde, consulte e chiacchierate sulla questione sicurezza. Ho avuto la fortuna di partecipare a molte di queste occasioni e mi sono fatto l’idea che, anche con il Governo Renzi, poco o nulla sia cambiato rispetto al recente passato.

Stessa incapacità di elaborare di una riforma organica del sistema sicurezza, stessa tendenza a non ascoltare operatori e cittadini e stessa propensione a pensare solo al consenso e visibilità. Nessuno si prende l’onere di innescare un serio processo di riforma. Il Governo vede solo sovrapposizioni e pensa solo ai risparmi, mentre ad amministrazioni e rappresentanze, in fondo in fondo, sta bene mantenere tutto così come è.

"I  sindacati di Polizia non hanno impedito la Diaz ? Reputo del tutto assurdo e fuorviante - afferma Tissone - associare tale episodio con l'esistenza del sindacato in Polizia  - episodio (quello della Diaz) da noi definito come una pagine tristissima per la nostra democrazia  .....La Legge 121 del 1 Aprile 1981 nacque in un contesto dove esisteva un chiaro indirizzo politico-istituzionale, una polemica culturale impegnata, un dissenso degli intellettuali in merito all'utilizzo della forza pubblica nonché un’adeguata interpretazione da parte del movimento sindacale nel suo insieme. Tutti fattori che permisero il varo di una delle poche leggi che, ancora oggi, rivestono un'importanza sostanziale che permise, all'epoca, il raggiungimento di un duplice obiettivo che era quello di "restituire ai cittadini una forza di Polizia che doveva servire in primo luogo gli interessi della collettività e che fosse in grado di coordinare, in un modello di pubblica sicurezza civile, le altre forze che concorrevano per la sicurezza pubblica."....

L’allarme sicurezza lanciato dai sindacati di Polizia sul progressivo depauperamento degli uffici, colpa spending rewiev blocco assunzioni e tourn over di fatto inesistente, altro non è che figlio, non solo della perdurante crisi economica che ci ha investito e da cui non sappiamo come ne usciremo, ma anche del pressappochismo e della confusione con cui la politica da anni affronta la questione sicurezza.
Se riprendessimo i dati emersi dalla ricerca dell’ Espresso, mettersi le mani nei capelli sarebbe il minimo: il 99% dei reati predatori (alias furti in abitazione) restano impuniti.
Solo questo dato dovrebbe far riflettere su quale sia la direzione cui si muove il presunto progetto sicurezza: nessuno.
Mentre ci si affanna a decretare in via d’urgenza una legge sul reato di tortura, dove serviva essere svergognati per l’ennesima volta dalla Comunità Europea, sul campo della sicurezza e nei confronti dei suoi operatori si lavora a casaccio.

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