Periodico di informazione delle Forze Armate, Forze di Polizia e Pubblico Impiego

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I provvedimenti di riordino oggetto della sessione informativa delle rappresentanze sindacali della Difesa  con  SME–RPGF (Reparto Generale Programmazione Finanziaria)  e DIPE (Dipartimento Impiego del Personale Esercito). Riportiamo i  provvedimenti illustrati di cui alla scheda tecnica predisposta da RPGF che pubblichiamo in allegato.

Rimostranze dal personale ex militare transitato nei ruoli civili del Ministero della difesa, il quale lamenta la mancata tempestiva attribuzione in busta paga dell'assegno ad personam che, come noto, costituisce la parte più consistente dell'intera retribuzione maturata.

Nella riunione dello scorso  15 giugno tra sindacati del personale civile della difesa ed il sottosegretario Rossi  si era  appreso del via libera della FP alla tabella convenuta con l’allora SSS Pinotti il 12.11.2013; nella riunione dello scorso 10 ottobre,  il Sottosegretario  ha confermato il sostanziale via libera del MEF, pur con qualche annotazioni di carattere tecnico, alla configurazione della  nuova tabella di equiparazione, che come è noto prevede il transito di tutto il personale militare del ruolo sottufficiali in area 2^ e quello di tutto il personale  ufficiali in area 3^, a differenza della tabella attualmente in essere per i transiti dei militari non idonei per motivi di salute, allegata al Decreto I.M. 18 aprile 2002, che prevede il transito in area 3^ anche per i sottufficiali di grado apicale. L’on Rossi  ha anche annunciato che la nuova tabella dovrebbe vedere  la luce entro novembre p.v., attraverso un DPCM.   

La Corte stabilisce che il permesso di due ore giornaliere di cui all’art. 33, comma 7, della legge n. 104/1992, spetta esclusivamente alla lavoratrice madre o al lavoratore padre, anche adottivi, di figlio minore con handicap. L’applicazione del permesso non è estensibile, e pertanto il suddetto permesso non può essere riconosciuto ai familiari o affidatari di persona con handicap, anche in situazione di gravità.

Faremo anche il riordino delle carriere che io chiamo “riforma sul merito in Polizia, perché bisogna riaprire i canali di salita in carriera”, a tale scopo “abbiamo messo 190 milioni di euro su questo, ma non bastano, ne servono altri 250 milioni e ciò potrà essere fatto nelle prossime due leggi di stabilità”. Così si è solennemente espresso il Ministro Alfano lo scorso venerdì, intervenendo al congresso di un sindacato di polizia (SIAP).Una dichiarazione che si aggiunge a quelle del Premier Renzi, del Ministro Madia (per la PA), del Ministro Giannini (per la scuola) e di tutto il Governo “Merito, merito, merito! Produttività, produttività, produttività! Rivoluzione nella pubblica amministrazione!

Parla Antonello Ciavarelli, delegato del Cocer: il personale che si reca in porto per controlli, dopo pochi minuti si ritrova la divisa bianca, color amaranto. Percepisce inoltre fastidi alle prime vie respiratorie e avverte la pelle inaridita.http://www.rassegna.it/articoli/ilva-denuncia-dei-militari-anche-noi-vittime-delle-polveri​

La vicenda della proroga in servizio del Capo di Persomil nonchè Presidente del Cocer, è arrivata in Parlamento, con alcune interrogazioni parlamentari al Ministro della Difesa Pinotti. Come è noto il 23 settembre scorso su proposta della Ministra della difesa Roberta Pinotti,  il generale di divisione dell’esercito in ausiliaria Paolo GEROMETTA, è stato confermato nell’incarico di Direttore generale per il personale militare fino al 30 giugno 2017 e di conseguenza resta anche Presidente del Cocer Interforze. La decisione ha suscitato un certo disappunto soprattutto considerando che esite una norma varata dal governo con cui è stato abolito l'istituto del trattenimento in servizio dei dipendenti pubblici che hanno già maturato il requisito per la pensione.

Nominato a Palazzo Spada da Romano Prodi nel 2007, due anni fa gli è stata cancellato il compenso. Motivo? Con la sua pensione raggiungeva già il limite dei 240 mila euro. Limite fissato per le alte sfere della pubblica amministrazione. Da qui il ricorso al tar. Che ha rimesso il caso alla Corte costituzionale. Chiamata ora a decidere sul “rilevantissimo sacrificio delle aspettative economiche” subite dal generale

L'Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE) è un’attestazione che consente ai contribuenti a basso reddito di accedere a prestazioni sociali e servizi di pubblica utilità a condizioni agevolate. E' dunque uno strumento di welfare il cui valore dipende dai redditi e dai patrimoni mobiliari e immobiliari dei componenti il nucleo familiare. Lo scorso anno è stato richiesto da ben 4,2 milioni di famiglie, per un totale di oltre 13 milioni di persone (più del 20% della popolazione residente).

Nei giorni scorsi il ministero del Lavoro e delle politiche sociali ha pubblicato il rapporto annuale[1], nel quale ha fatto il punto sulle dichiarazioni dell’anno precedente; il primo in cui hanno trovato applicazione le nuove procedure di calcolo dell’ISEE.

Come si sa, nel mondo militare parlare di accesso agli atti significa confrontarsi con regole specifiche e più di qualche volta si possono presentare problemi per chi legittimamente lo domanda.

Ora, nel caso in cui l'Amministrazione neghi al Militare l'accesso agli atti cosiddetto "difensivo", ciò avente il fine di tutelare le proprie ragioni in una causa il Tar accoglierà il ricorso dell'interessato, semplicemente affermando che si tratta di un tipo di accesso, appunto difensivo, che prevale su altri interessi.

Tutte le volte che si è parlato di benefici combattentistici sono balzati all'evidenza i criteri di fondo utili alla riconoscibilità degli stessi, certamente, va detto, mai spontaneamente da parte dell'Amministrazione militare quanto piuttosto ottenuti combattendo nelle varie sedi giudiziali, tanto avanti il Tar e Consiglio di Stato quanto alla Corte dei Conti.

 

Un chiarimento su due di questi criteri, l'aver svolto "servizio per conto ONU" e la "zona d'intervento", ci viene dalla Corte dei Conti sez. giurisdizionale Puglia che, con la sentenza n. 160/16 depositata il 10.05.2016 ha focalizzato l'attenzione su questi importanti aspetti.

"Mi stupiscono e mi rammaricano le strumentali dichiarazioni del presidente Pigliaru con il quale, da tempo, stiamo lavorando insieme al Ministero dell'economia e a Palazzo Chigi per venire incontro alle esigenze di mitigazione e al riequilibrio della presenza militare in Sardegna e in altre regioni". Così il sottosegretario alla Difesa Domenico Rossi sulle recenti dichiarazioni del governatore della Sardegna Francesco Pigliaru sugli indennizzi agli operatori della pesca di Capo Frasca che ieri hanno bloccato le esercitazioni militari con un centinaio di imbarcazioni e sui contributi ai Comuni maggiormente obertai dalle servitù militari.

Londra esenta con una deroga i suoi militari dal rispetto delle norme del diritto umanitario europeo per evitare eventuali procedimenti giudiziari a seguito delle operazioni belliche oltremare. Lo ha annunciato  il primo ministro Theresa May, che a margine del congresso Tory di Birmingham ha reso nota una legge per rendere immuni i militari di Sua Maestà dal rispetto di “alcune parti” della Convenzione europea per i diritti dell’uomo durante conflitti all’estero.

La Corte costituzionale, con la sentenza n. 214, depositata il 3 ottobre 2016 ha dichiarato non fondate numerose questioni di legittimità costituzionaledell'art. 5, comma 13, del decreto-legge n. 95 del 2012, che ha abrogato l'art. 17-bis del d.lgs. n. 546 del 2001, in cui si prevedeva che la contrattazione collettiva del comparto Ministeri disciplinasse l'istituzione di un'apposita separata area della vicedirigenza.

La strada per il rinnovo dei contratti degli statali è adesso in salita. Non è tanto in discussione l'operazione, ma la sua entità. Stando infatti agli ultimi monitoraggi dei conti pubblici, c'è da scommettere in un budget limitato. Le ultime stime riferiscono che ai 300 milioni di euro già previsti lo scorso anno, se ne aggiungerebbero altri 400, per un totale di 700 milioni di euro. Una cifra che, al di là delle modalità di distribuzione, viene ritenuta esigua da parte delle organizzazioni sindacali. Tuttavia Palazzo Chigi in generale e il Ministero per la Semplificazione e la Pubblica Amministrazione in particolare, sono pronti a mettere davanti le difficoltà di budget.

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