Periodico di informazione delle Forze Armate, Forze di Polizia e Pubblico Impiego

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Lo Stato Maggiore Esercito, a seguito dell'emanazione del Decreto Legge 24 dicembre 2021, n. 221, ha diramato una  circolare esplicativa avente per oggetto: "Proroga dello stato di emergenza nazionale e ulteriori misure per il contenimento della diffusione dell’epidemia da COVID-19.

Tra le misure Il congedo parentale al 50% e la dispensa temporanea, sono stati prorogati fino al 31 marzo 2022 ed i lavoratori fragili dovranno svolgere di norma la prestazione lavorativa in smart working fino al 28 febbraio 2022

Con la  circolare 199 del 29 dicembre l'INPS fornisce ulteriori chiarimenti, rispetto a quelli già indicati nella circolare n. 107/2021, per l’applicazione dell’articolo 54 del D.P.R. 29 dicembre 1973, n. 1092, nei confronti del personale appartenente al comparto difesa, che hanno maturato un’anzianità contributiva al 31 dicembre 1995 inferiore a 15 anni.Dopo la sentenza 12/2021 della Corte dei Conti Sezioni Riunite d’appello l’INPS si adegua quindi alla concessione dell’aliquota del 2.44% annuo anche ai militari che sono transitati e che transiteranno in quiescenza con il regime misto ed anzianità contributiva al 31.12.1995 inferiore a 15 anni. Per chi è già in pensione, l’assegno sarà ricalcolato d’ufficio.

Nel decreto legge milleproroghe 2022 approvato dal Governo lo scorso 23 dicembre è contenuta una norma che proroga fino a dicembre 2022 il mandato delle rappresentanze Militari.

Per il pagamento delle prestazioni previdenziali e assistenziali nel 2022, a seguito della rivalutazione applicata, l’INPS ha reso noto tutti i nuovi importi decorrenti dal 1° gennaio, considerando come un unico trattamento tutte le pensioni di cui il soggetto è titolare, erogate dall’INPS e dagli altri Enti, presenti nel Casellario Centrale.

Il Tribunale di Lecce Sez. Lavoro con recentissima ordinanza del 06.12.2021 n.R.G. 11712/2021, pronunciata su ricorso ex art. 700 c.p.c., ha riconosciuto il diritto a conservare l’assegno ad personam in caso di mobilità volontaria ex art 30 D.Lgs 165/2001.
Il ricorrente, ex militare transitato nell’area civile del Ministero della difesa per sopravvenuta inidoneità fisica, era stato impiegato in posizione di comando presso il Ministero dell’Istruzione.

E'stata siglata oggi a Palazzo Vidoni dai ministri per la Pubblica amministrazione, dell’Interno, della Giustizia, della Difesa e dell’Economia e delle finanze, l’ipotesi di accordo di lavoro per il triennio 2019-2021, relativo ai circa 430.000 addetti della Polizia di Stato, della Polizia penitenziaria, dell’Arma dei carabinieri, della Guardia di finanza e delle Forze armate. L’intesa è stata sottoscritta da tutti gli organismi di rappresentanza militare e da tutte le organizzazioni sindacali rappresentative delle forze di polizia a ordinamento civile.

Sindacati e Aran hanno sottoscritto un accordo che prevede novità dal punto di vista ordinamentale con l'introduzione di una nuova Area delle Elevate professionalità, agevolazioni su istituti come i congedi parentali e le terapie salvavita e aumenti medi di circa 105 euro a partire dal 1° gennaio del 2021. Ma una parte delle risorse dipende dall'approvazione della prossima Legge di bilancio.

È un contratto che arriva quasi a scadenza perché da gennaio prossimo dovremo già rimetterci a lavorare per il rinnovo del triennio 2022-2024. Ma nella situazione data è un contratto che prevede aumenti medi lordi mensili da 90 a 130 euro sul trattamento fondamentale". Lo afferma Daniele Tissone, segretario generale della Federazione Silp Cgil - Uil Polizia, dopo la firma del contratto di lavoro per le forze dell'ordine.

Due giorni di dibattito che ha visto coinvolti i vertici del SIAM e le Segreterie di Sezione provenienti da tutto il territorio nazionale, nel corso del quale si è avuto un confronto a 360 gradi sulle tematiche più rilevanti oggi all’attenzione del sodalizio.
A conclusione dei lavori i rappresentanti hanno voluto esprimere un forte messaggio alle forze politiche che sono impegnate nella discussione dei due disegni di legge che riguardano da vicino i diritti e le libertà civili del personale militare.

Sono in linea le nuove funzionalità della piattaforma INPS "GreenPass50+" per tutte le aziende, enti e amministrazioni che necessitano di verificare il rispetto dell'obbligo vaccinale e il possesso del greenpass (forze ordine, sanitari, personale scolastico, rsa e altre categorie).

L’INPS ha pubblicato il bando di concorso relativo all’assegnazione di borse di studio per corsi universitari di laurea e percorsi post lauream, riservate ai figli dei dipendenti pubblici (iscritti alla Gestione Unitaria delle prestazioni creditizie e sociali dei pensionati appartenenti alla Gestione Dipendenti Pubblici, degli iscritti alla Gestione Assistenza Magistrale e al Fondo IPOST). 

La domanda deve essere trasmessa a decorrere dalle ore 12,00 del giorno 25 gennaio 2022 e non oltre le ore 12,00 del giorno 22 febbraio 2022.

 

A pochi giorni dall’entrata in vigore dell’obbligo vaccinale per il personale della Guardia di Finanza, il sindacato scrive  al Comando Generale per richiedere precisazioni, interventi e un incontro urgente. Il Silf sottolinea, tra l'altro, che, al contrario della Polizia di Stato e delle Forze Armate, i dati vaccinali e l’impatto dei contagi e della malattia sul personale della Guardia di Finanza non sono pubblici, né sono stati forniti alla O.S. – motivo per il quale il 4 dicembre u.s. è stato presentato un accesso agli atti ai sensi della legge 241/90. La mancanza di tali informazioni, infatti, rende difficile persino fare una valutazione in ordine all’opportunità di estendere l’obbligo vaccinale al personale della Guardia di Finanza.

E' stato pubblicato sulla  Gazzetta il Dpcm che fissa i criteri per la defiscalizzazione del trattamento economico accessorio a favore del personale militare e forze di polizia con reddito non superiore a 28.000 euro annui. 

 Il Direttore Generale Giovanni Rezza del Ministero della salute incontra una rappresentanza del CNAA, Coordinamento Nazionale delle Associazioni Amianto

Ufficialmente l’assegno universale per i figli a carico prenderà il via da marzo 2022, ma le domande per il nuovo strumento di sostegno alle famiglie con figli si potranno presentare dal primo gennaio prossimo.

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