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Approfondimenti
Definite le regole per il prestito ipotecario vitalizio che consente anche a chi ha più di 60 anni di età di ottenere un finanziamento dalla banca, offrendo come garanzia l’immobile di sua proprietà. In sintesi, in base alla bozza di decreto del Ministero dello Sviluppo Economico, sulla quale il Consiglio di Stato ha espresso parere positivo: i finanziatori devono proporre almeno due preventivi, i contratti possono essere cointestati a coniugi e conviventi more uxorio.
Rivista italiana di medicina legale e del diritto in campo sanitario. Pubblicazione.L'esperienza nella polizia di stato
NoiPa, il portale della Pubblica Amministrazione che dematerializza i documenti della PA. Funzionalità, come registrarsi e consultare il cedolino stipendiale online
In Germania il parto sarebbe stato rapido e indolore, in Italia il travaglio è durato oltre 3 anni … e ancora continua. Analisi di alcune norme dell’ordinamento tedesco in materia di obbedienza militare e di alcuni caratteri che differenziano il modello tedesco da quello italiano, in materia di responsabilità penale per disobbedienza all’ordine militare.
Il Ministero per la Semplificazione e la P.A. pubblica sul sito istituzionale una sintesi della legge di riforma della P.A., approvata il 4 agosto 2015,
Alcune questure non accettano più i certificati psicofisici per il rilascio dei Porto d’armi, se rilasciati da medici militari al di fuori delle loro strutture di servizio. Un colossale equivoco generato da una improvvida lettera del 2013 del ministero della Difesa.
Assentarsi dal lavoro richiedendo un periodo di aspettativa è un diritto dei lavoratori: normativa, durata e casi che danno diritto alla retribuzione.
La riformulazione della norma Codice dell’Ordinamento Militare fa venir meno la riserva di legge in relazione alle limitazione dei diritti. Dall’analisi dei principi fondamentali e costituzionali sull’esercizio dei diritti del personale militare e dal raffronto comparativo tra la precedente normativa e quella attuale, che l’avrebbe dovuto soltanto filtrare, sfoltire, sfrondare, ma soprattutto compendiare, emerge che, uno fra gli articoli più importanti del Codice dell’Ordinamento Militare, presenta due profili di illegittimità costituzionale.
Il nostro premier viene continuamente messo in croce per l’eccesso di decreti, maxiemendamenti, voti di fiducia. Vero: i decreti legge infiocchettati in 17 mesi dal governo Renzi sono 37, ci cadono addosso a settimane alterne. E quasi sempre il Parlamento è costretto a convertirli con una pistola puntata sulla tempia, perché l’esecutivo chiede la fiducia. E no, non va bene, obiettano i puristi della Costituzione scritta: i padri fondatori regolarono i decreti come strumento eccezionale, mica normale. Così fan tutte, controbiettano i cantori della Costituzione materiale; e in effetti Renzi non è il primo né l’unico ad abusare dei decreti legge. Per dirne una, nello stesso arco di tempo Monti ne aveva adottati 41.
C’è un altro abuso, tuttavia, di cui non parla nessuno, forse perché nessuno ne è al corrente. Ha sempre a che fare coi decreti, però di un’altra specie: quelli legislativi, che il governo può approvare - recita l’articolo 76 della Costituzione - sulla scia d’una legge di delega timbrata dalle Camere. Un altro strumento eccezionale, nelle intenzioni dei costituenti, perché la funzione legislativa spetta al Parlamento.
Nei prossimi giorni, verranno fornite tutte le indicazioni utili per l’avvio di un’azione giudiziale rivolta a ottenere l’applicazione della sentenza n.70/2015 della Corte Costituzionale e, quindi, il rimborso in misura integrale di quanto dovuto ai pensionati a titolo di perequazione automatica per gli anni 2012-2013 e seguenti.
Riflessioni su n recente decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze, entrato in vigore circa 7 mesi fa, (il n. 177 del 24 ottobre 2014) il quale ha ribadito che, per motivi attinenti alla sicurezza e alla difesa nazionale, “i documenti concernenti le procedure di rilascio, diniego, limitazione, sospensione, revoca e proroga relative ai NOS” sono esclusi dal diritto di accesso amministrativo.
Il decreto 177/2014 parrebbe non in linea con la giurisprudenza del Consiglio di Stato, dal momento che un diniego, o comunque una limitazione delle credenziali NOS, potenzialmente, non è mai privo di conseguenze sulla carriera del dipendente militare....
Il “Libro bianco per la sicurezza internazionale e la Difesa”, di recente pubblicazione, costituisce la base per lo sviluppo delle soluzioni attuative, che dovranno essere affinate e realizzate in tempi rapidi, per rendere lo strumento militare adeguato ad affrontare le nuove realtà che lo scenario internazionale presenta. Momento essenziale della revisione è l’individuazione del modello organizzativo, che consenta di affrontare con successo le sfide odierne e in una prospettiva di medio termine.
di Antonino Intelisano
L’assistenza del figlio malato è possibile grazie al diritto di astensione dal lavoro. Lo stesso è da commisurare all’età del bambino e comporta conseguenze diverse a seconda se si sia dipendenti del settore privato o pubblico.
I permessi di lavoro retribuiti equivalgono a periodi di tempo in cui il dipendente, sia nel pubblico sia nel privato, può assentarsi dal posto conservando la normale retribuzione secondo quanto stabilito dalla legge o dai Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro (CCNL). Quando è possibile usufruirne e con quali requisiti.
L'Istituto Affari Internazionali ha pubblicato il 15 aprile u.s. lo studio relativo alla formazione degli ufficiali delle Forze Armate italiane nella prospettiva europea.
Celebrata la giornata di azione mondiale contro le spese militari, che nel 2014 sono arrivate a sfiorare la cifra complessiva di 1800 miliardi di dollari. Anche le organizzazioni della Rete italiana per il Disarmo si mobilitano per una campagna informativa
Ieri in tutto il mondo si è celebrata, da parte di centinaia di associazioni della società civile, la Giornata globale di azione contro le spese militari (GDAMS – Global Day of Action against Military Spending). Un evento promosso in particolaredall’International Peace Bureau, organismo vincitore del premio Nobel per la pace nel 1910, che prevede diversi modi per declinare l'opposizione alle spese militari.
Anche in questa Legislatura si è aperta la solita discussione in Commissione Difesa sulla riforma della Rappresentanza Militare. E anche stavolta, una politica debole e superficiale, sta cercando solo di trovare la “sintesi” che accontenti le esigenze dello Stato Maggiore della Difesa ed assecondi le richieste delle varie Rappresentanze.
Una sintesi che, se era improbabile ieri (motivo per cui non si è mai arrivati ad una riforma), oggi è addirittura impossibile.
Stato Maggiore Difesa, infatti, non intende più soggiacere alle esigenze del mondo sicurezza (come ha fatto negli anni ‘80 e ‘90) ed ha tratteggiato e, per molti versi, già imposto, la strada che intende seguire per i prossimi anni. Una strada che, in materia di diritti, prevede l’assoluto e completo isolamento del mondo militare dal resto delle regole civili (punto 68 del Libro Bianco). Un progetto in cui lo spazio per i diritti del personale è ancor più limitato anche rispetto al presente. Altro che passo in avanti!
Un interessante studio del Dott. Flavio Guella dell’Università di Trento, pubblicato sul numero 1/2015 della Rivista dell’Associazione Italiana dei Costituzionalisti, in cui si approfodisce, attarverso una analisi storico-giuridica dell’istituto della Rappresentanza Militare, il tema del diritto di tutela di cittadini militari. Il contributo analizza le restrizioni alla libertà di associazione sindacale nelle Forze Armate, verificandone le condizioni di legittimità alla luce tanto dell’ordinamento costituzionale nazionale, quanto degli standard minimi di tutela dei diritti individuali riconosciuti a livello europeo
La Libia si trova ormai da tempo in una situazione di anarchia. È quello che in diritto internazionale viene qualificato come uno stato fallito (failed state). Il governo di Tobruk, che è generalmente riconosciuto come il governo legittimo dalla comunità internazionale, controlla ben poco.
Di Natalino Ronzitti, professore emerito di Diritto internazionale (Luiss Guido Carli) e Consigliere scientifico dello IAI.
Più facile da usare e più trasparenza ai cittadini. Il nuovo sito web riprogettato per firmare petizioni on line e seguire meglio gli sviluppi in Parlamento.