Periodico di informazione delle Forze Armate, Forze di Polizia e Pubblico Impiego

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Il  28 marzo 2017, la  Presidente del Comitato di Verifica per le Cause di Servizio (CVCdS), Dott.ssa Fausta DI GRAZIA ha ricevuto i componenti il CAD (Coordinamento Amianto pro Comparto Difesa). Il CAD ha ribadito la necessità di intervenire  affinché la lacunosa legislazione vigente venga modificata in favore dell'affermazione dei diritti degli operatori della Difesa e Sicurezza Nazionale Vittime dell'Amianto e degli altri fattori nocivi.  In proposito il CAD ha ribadito la ferma contrarietà alla  ipotesi di passare all'INAIL la competenza della valutazione del danno subìto dal personale delle Forze Armate. "Se tale ipotesi dovesse concretizzarsi - afferma il Coordinamento - sarebbe un danno permanente per tutti i gli operatori della Difesa e Sicurezza Nazionale!Esempio lampante di inadeguatezza dell'INAIL è rinvenibile nelle negate certificazioni dell'esposizione ad Amianto nei confronti del personale militareimbarcato! 

Due volte si vede respingere i benefici previdenziali per gli esposti ad amianto, ma la Corte di Cassazione infine accoglie le ragioni di un lavoratore affermando il principio secondo il quale non c’è obbligo, data la lunga esposizione lavorativa, di “dettagliare la quantità di fibre per centimetro cubo presenti nel luogo di lavoro”. Dopo otto anni di battaglie legali contro l’Inps, la Corte di Cassazione riconosce, dunque,  il diritto alla maggiorazione dell’anzianità contributiva, prevista  dall’articolo 13, comma 8 della legge 257/1992, ad un dipendente delle Ferrovie Sud-Est  srl che, per 12 anni, si  è occupato della manutenzione dell’apparato frenante anteriore e posteriore degli autobus e della sostituzione dei ferodi , contenenti amianto in quantità considerevoli, lavorando peraltro in ambienti dove erano presenti materiali dismessi, da cui emanavano polveri cancerogene, che prolungavano l’esposizione per l’intero arco lavorativo di otto ore.  

Lo scorso 29 marzo 2017 il Co.Ce.R. Guardia di Finanza ha approvato tre importanti delibere, con le quali ha fornito parere favorevole alla proposta di decreto di distribuzione delle risorse del c.d. Fondo Efficienza per l’anno 2016,  che sarà così erogato al personale sostanzialmente con le stesse modalità del 2015. La delibera sblocca le procedure previste per la rilevazione dei dati e per l’approvazione del decreto ministeriale che si concluderà, se tutto fila liscio, con il pagamento del Fondo presumibilmente tra i prossimi mesi di giugno/luglio 2017.

Nella stessa occasione il Co.Ce.R. ha chiesto di aprire un Tavolo di confronto con l’Amministrazione per le eventuali modifiche da apportare alla distribuzione del Fondo, anche alla luce degli effetti del riordino dei ruoli in corso di definizione, del prossimo rinnovo contrattuale e dell’importanza che la contrattazione di II livello sta assumendo nell’ambito del pubblico impiego.

Si è svolta il 31 marzo l'audizione del Comandante Generale della Guardia di Finanza Gen. C.A. Giorgio Toschi e del Co.Ce.R Guardia di Finanza  presso le Commissioni Riunite I e IV della Camera dei Deputati in relazione  allo schema di decreto di legislativo di riordino dei ruoli del personale delle Forze di Polizia.

È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 75 del 30 marzo il decreto di Palazzo Chigi che ripartisce il cosiddetto “fondone” dedicato al pubblico impiego previsto dalla legge di Bilancio. Vengono spartiti gli stanziamenti tra tre grandi capitoli: il rinnovo del contratto degli statali, per cui si rende disponibile la prima metà delle risorse necessarie; i finanziamenti per le forze dell'ordine, tra riordino e bonus 80 euro; e le assunzioni straordinarie nelle amministrazioni centrali.


Si è svolta quest'oggi presso le Commissioni congiunte Affari Costituzionali e Difesa, l'audizione dei delegati della Rappresentanza dei Militari. L'argomento trattato è stato il tanto atteso e discusso "Riordino delle Carriere" dei Militari e Poliziotti. Nonostante le aspettative del "Mondo militare" sull'argomento e il circa miliardo di euro stanziato a riguardo, erano presenti solo 5 deputati su 95 componenti delle due Commissioni.

L’Inail, con circolare del 15 marzo, recepisce l’estensione del diritto alla “una tantum” di 5.600 euro agli eredi dei malati di mesotelioma non professionale, deceduti nel 2016, a prescindere dal fatto che il deceduto abbia o no  esercitato in vita il relativo diritto, così come peraltro era già previsto per i superstiti dei deceduti nel corso del 2015 . La novità è contenuta nel decreto, cosiddetto milleproroghe. Per inoltrare le domande c’è tempo fino al 31 marzo. 

E’ mai accaduto che il Governo italiano abbia riconosciuto improvvisamente lo status di dirigente a più di 10.000 funzionari dello Stato? È ciò che di fatto sta accadendo con il Riordino dei ruoli per gli Ufficiali delle Forze Armate e di Polizia.

E' iniziato martedi 21 marzo in commissione difesa della Camera, l'esame dello Schema di decreto legislativo recante disposizione in materia di riordino dei ruoli e delle carriere del personale delle Forze armate. Relatrice del provvedimento l'on  VILLECCO CALIPARI (PD), che ha introdotto  l'esame  limitandosi ad una relazione analitica ma comunque meramente riassuntiva dei contenuti dello schema di decreto legislativo, senza entrare nel merito delle valutazioni politiche, che saranno svolte nel proseguo dei lavori.

 Il Capo di Stato Maggiore dell'Aeronautica, Gen. Enzo Vecciarelli, ha accolto le  richieste del Cocer per ridurre il corso interno dagli attuali 3 anni a Viterbo ad una durata più consona sia all’anzianità e alla professionalità del personale partecipante che alle esigenze degli stessi in relazione alla famiglia e agli impegni della vita quotidiana.

Il Capo di Stato Maggiore ha dato disposizione affinchè le nuove modalità del corso, che prevedono un impegno ridotto da 36 mesi a 18 mesi presso la Scuola di Viterbo, siano attuate già dal prossimo bando di concorso previsto per giugno 2017.

In sede di parere sulla nomina in Commissione Difesa della Camera  l'on Paolo BOLOGNESI (PD) ha sottolineato l'opportunità di acquisire informazioni sulla gestione dei fondi della Cassa  ed ha chiesto che una volta formalizzata la sua nomina a Presidente della Cassa, la Commissione svolga l'audizione del generale Del Casale. La deputata Basilio (M5S) si è associata alla richiesta di Bolognesi rilevando come sia  diffuso il timore di un possibile dissesto dei conti per più di uno dei fondi amministrati dall'ente: timore acuito dalla Corte dei conti, che ha evidenziato criticità sotto il profilo della gestione finanziaria dei fondi. 

Negli ultimi giorni ha fatto scalpore la notizia che sui Treni regionali del Lazio sono stati lanciati annunci ai pendolari con i quali si invitavano i viaggiatori in divisa a cedere il posto, in caso di affollamento del treno, ai viaggiatori di serie “A”, cioè a tutti gli altri pendolari.

Se i militari avessero avuto gli organi sindacali, come tutti i lavoratori, l’evento sarebbe stato motivo di sciopero in quanto, quegli annunci, hanno fortemente leso la dignità dei viaggiatori in uniforme.

 

Nota di commento alla sentenza del Tar Napoli n. 1591 del 3 ottobre 2016 -  La sentenza in commento offre un prezioso spunto per capire se il trasferimento dei militari è un istituto a se stante oppure risponde a regole amministrative generali in materia di organizzazione e gestione del personale pubblico (così come accade per altri settori del pubblico impiego).

Rafforzare sempre di più la difesa in chiave europea. Questo, in sintesi, secondo quanto riferiscono fonti parlamentari, il pensiero espresso dal generale Carmine Masiello, consigliere militare del presidente del Consiglio e coordinatore del tavolo interministeriale per le attività industriali connesse al Piano d'azione europeo in materia di difesa, e dal generale Carlo Magrassi, segretario generale della difesa e direttore nazionale degli armamenti, nel corso di una audizione davanti la commissione Difesa della Camera. 

L'audizione informale, che dunque non è stata resa pubblica, verteva sul Piano d'azione europeo in materia di difesa. 

Da alcuni mesi molti militari in pensione attendono il pagamento della cassa di previdenza, fondo in cui hanno versato per oltre 40 anni contributi obbligatori tratti dal loro stipendio senza alcun intervento da parte del datore di lavoro. "Ad oggi, nonostante la questione sia nota, non si può temporeggiare e pensare che questo diritto dei militari continui ad essere violato solo per un mero iter burocratico o è lecito pensare che ci sia dell'altro?"

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