Periodico di informazione delle Forze Armate, Forze di Polizia e Pubblico Impiego

Archivio Mensile delle news

Indipendenza dalla politica. Trasparenza. Equilibrio nella gestione delle risorse. Il compito del nuovo comandante dell’Arma non è facile. A noi cittadini spetta il dovere di vigilare. In Italia, le nomine dei vertici delle forze dell’ordine hanno in genere una scarsissima eco nell’opinione pubblica, ma un peso enorme per gli addetti ai lavori. Capire cosa accade, invece, è fondamentale per comprendere il percorso che le istituzioni stanno tracciando.  

Conoscere storia e curriculum di chi occuperà posti di rilievo, di chi interloquirà per diversi anni con politica, stampa e magistratura, di chi contribuirà a segnare il corso che l’Italia imboccherà è necessario. Sono convinto che gran parte delle scelte di un governo sia leggibile attraverso la selezione dei dirigenti militari; le nomine dei vertici indicano direzioni, visioni e non semplicemente scelte tecniche.

Tutela Inail ad ampio raggio. Il diritto al riconoscimento del peggioramento di patologia spetta non solo ai titolari di rendita (ipotesi già prevista), ma pure a chi non sia stato indennizzato o lo sia stato solo in capitale per l'originaria malattia. Lo precisa l'Inail nella circolare n. 32/2015, estendendo gli effetti della sentenza n. 46/2010 della corte costituzionale sulla possibilità di una revisione d'indennizzo di una malattia professionale oltre gli ordinari termini di revisione (quindici anni), per effetto del protrarsi dell'esposizione allo stesso rischio.

Chi ha percepito per anni una pensione ‘gonfiata’ per colpa di un errore di calcolo dell’ente previdenziale non deve restituire i soldi avuti in eccesso. E’ quanto hanno stabilito le sezioni di appello della Corte dei conti, che hanno depositato quattro sentenze riguardanti altrettanti ex dipendenti friulani della Difesa.

Circa un anno fa i senatori della Commissione difesa del Senato, con un atteggiamento un pò "disattento", hanno di fatto consentito l'abrogazione di una norma legislativa che regolamentava 
 la materia dei canoni degli alloggi militari, annullando le tutele per le fasce più deboli degli utenti. Parliamo dell'art. 286 comma 4 del decreto 15 marzo, n. 66; la commissione  nell'esprimere il suo parere sul piano annuale degli alloggi, ha "suggerito" al governo di valutare l'opportunità di sopprimere la norma….Occasione che ovviamente in molti (vedi Comandi periferici!), non si sono fatti scappare approfittando del vuoto legislativo che si è determinato, per ripristinare in toto quanto previsto dal famigerato decreto Crosetto, applicando cioè agli utenti, i canoni di mercato, senza alcun riguardo per
le categorie protette a basso reddito (personale in servizio, in quiescenza, vedove e famiglie con familiari con handicap). Abbiamo rivolto in proposito alcune domande il sen. Aldo DI BIAGIO (NCD-UCD) che ha recentemente  presentato una interrogazione al Ministro della Difesa Sen. Roberta Pinotti.

....Se nel prossimo DEF 2015 i risparmi ipotizzati e scontati nel DEF 2014 sul settore sicurezza saranno dirottati verso altri lidi, si potrà stare tranquilli, ma se quei risparmi saranno confermati vi è il concreto pericolo che (nella prossima legge di stabilità) si ritorni a parlare di proroga del blocco contrattuale, di proroga delle limitazioni al turn-over e di interventi molto più incisivi di quelli ipotizzati nella delega (chiusure di presidi, riduzioni di organici, ecc.)....

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