Periodico di informazione delle Forze Armate, Forze di Polizia e Pubblico Impiego

Lo stop alla Tasi dal 2016 interesserà anche gli immobili dei militari, dei pensionati italiani residenti all'estero e quelli assegnati al coniuge in forza di una sentenza di separazione o di divorzio. E' questa una delle principali novità contenute nella legge di stabilit che estende anche ai fini Tasi le assimilazioni all'abitazione principale previste dalla legislazione vigente in materia di Imu. Esenzione per il personale delle FF.AA. e Ff.PP.

 

Com'è noto la legge di stabilità dispone l'esenzione dalla TASI delle unità immobiliari destinate ad abitazione principale dal possessore nonché dall’utilizzatore e dal suo nucleo familiare. Resteranno assoggettate a TASI (che si aggiunge all’IMU) le unità immobiliari destinate ad abitazione principale dal possessore e dall’utilizzatore e dal suo nucleo familiare classificate nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9ossia gli immobili di lusso, le ville ed i castelli.

Perderanno la Tasi però anche un'ampia schiera di immobili che attualmente godevano dell'assimilazione solo ai fini Imu. In particolare potrà fruire dell'agevolazione una sola unità immobiliare posseduta dai cittadini italiani non residenti nel territorio dello Stato e iscritti all'Anagrafe degli italiani residenti all'estero (AIRE), già pensionati nei rispettivi Paesi di residenza, a titolo di proprietà o di usufrutto in Italia, a condizione che non risulti locata o data in comodato d'uso. Anche gli immobili dei soci di cooperative, gli alloggi sociali, la casa coniugale assegnata al coniuge, a seguito di provvedimento di separazione legale, annullamento, scioglimento o cessazione degli effetti civili del matrimonio, gli immobili del personale di Forze armate, Forze di polizia, Vigili del fuoco e carriera prefettizia non pagheranno l'imposta. Altre assimilazioni possono essere deliberate dai comuni come quella per l’immobile di anziani o disabili residenti in istituti di ricovero o sanitari. In tal caso il contribuente dovrà quindi prendere visione del regolamento comunale per vedere se l'immobile gode dell'esenzione. 

 

Dalla Tasi saranno esentati anche gli inquilini e i comodatari che abbiano adibito ad abitazione principale l'immobile occupato. Da notare tuttavia che la cancellazione della quota inquilini non si scarica sul possessore, che continuerà a pagare la sua parte di TASI sulla base del regolamento comunale relativo all'anno 2015 (oscilla dal 70 al 90% in base alle scelte dei Comuni; in caso di silenzio locale la quota è fissa al 90 per cento).


Fonte -  http://www.pensionioggi.it

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