Periodico di informazione delle Forze Armate, Forze di Polizia e Pubblico Impiego

La direzione centrale per gli Affari generali della Polizia di Stato del Viminale ha predisposto il  «Progetto di rimodulazione delle specialità e delle unità speciali».In altre parole, il piano di ristrutturazione sul quale i sindacati  di categoria si dovranno esprimere nei prossimi giorni, ma  trasmesso alle organizzazioni sindacali solo qualche giorno fa.

La  «rimodulazione» cancellerà 253 degli attuali 974 presidi sul territorio nazionale, oltre il 25 per cento del totale. Polizia stradale, polizia postale, polizia ferroviaria, squadre nautiche, polizia di frontiera sono le più colpite. 

Qualcuno ipotizza che,  dopo il duro braccio di ferro con il governo sul blocco degli stipendi di un paio di mesi fa. «Riceverò gli agenti di polizia, ma non accetterò ricatti», aveva detto il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, il 5 settembre, dopo la minaccia di sciopero generale da parte dei sindacati, si tratti di una  vendetta.

«Non confondiamo i piani, qui si tratta di una proposta che arriva dall’amministrazione e che non c’entra nulla con il governo», precisa il segretario generale Sindacato italiano lavoratori Polizia (Silp-Cgil), Daniele Tissone, «Piuttosto, sul fronte dell’esecutivo, temo le conseguenze dell’abolizione delle Province e dei relativi effetti sul riordino delle Prefetture e delle Questure, dal momento che siamo già sotto organico di circa 22mila unità: sarà solo la Polizia di Stato a pagare il prezzo della riorganizzazione o magari sarà il caso si sedersi con calma a ragionare?».

Argomento: 
Polizia di Stato