Periodico di informazione delle Forze Armate, Forze di Polizia e Pubblico Impiego

In sede di parere sulla nomina in Commissione Difesa della Camera  l'on Paolo BOLOGNESI (PD) ha sottolineato l'opportunità di acquisire informazioni sulla gestione dei fondi della Cassa  ed ha chiesto che una volta formalizzata la sua nomina a Presidente della Cassa, la Commissione svolga l'audizione del generale Del Casale. La deputata Basilio (M5S) si è associata alla richiesta di Bolognesi rilevando come sia  diffuso il timore di un possibile dissesto dei conti per più di uno dei fondi amministrati dall'ente: timore acuito dalla Corte dei conti, che ha evidenziato criticità sotto il profilo della gestione finanziaria dei fondi. 

Anche la Corte dei Conti si è occupata dei conti della Cassa. Nella relazione sull’esercizio finanziario 2013-2014 della Cassa previdenziale delle Forze armate pubblicata a dicembre 2015 (consultabile a questo link), i magistrati contabili hanno messo in evidenza l’andamento negativo della gestione del Fondo degli Ufficiali dell’Aeronautica Militare, segnalando tra l’altro come “indice di illiquidità importante richiede l’adozione di piani di intervento di riequilibrio economico e finanziario”. Il sistema previdenziale delle Forze Armate, si legge nella relazione, è attualmente insostenibile perché le previsioni fatte in passato sui contributi versati dagli iscritti e le indennità percepite non sono più idonee a “mantenere l’equilibrio finanziario delle Casse”.

 

 

 

Riportiamo il resoconto parlamentare:

 


CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 21 marzo 2017
787.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Difesa (IV)

Proposta di nomina del generale di corpo d'armata Massimiliano Del Casale a presidente della Cassa di previdenza delle Forze armate. 
Nomina n. 100. 
(Esame e rinvio).

La Commissione inizia l'esame della nomina in oggetto.

Francesco Saverio GAROFANI, presidente e relatore, ricorda che la nomina è sottoposta al parere parlamentare ai sensi dell'articolo 3 della legge 23 agosto 1988, n. 400, e dell'articolo 1 della legge 24 gennaio 1978, n. 14, e che la CommissionePag. 44Difesa del Senato si è già pronunciata – con un parere favorevole – lo scorso 15 marzo. 
In sostituzione del relatore, deputato Piccolo, impossibilitato a prendere parte alla seduta, riferisce che la procedura per la nomina del Generale di corpo d'armata Massimiliano Del Casale a Presidente della Cassa di previdenza delle Forze armate è stata avviata con la deliberazione del Consiglio dei ministri nella riunione del 23 febbraio 2017. 
Ricorda, quindi, che la Cassa di previdenza delle Forze armate è stata istituita nel 2009 al fine di unificare le preesistenti Casse di previdenza dei singoli corpi delle Forze armate, con lo scopo di gestirne i relativi fondi previdenziali. L'ente è dotato di personalità giuridica di diritto pubblico non economico ed è sottoposto alla vigilanza del Ministro della difesa (articolo 20 del Codice dell'ordinamento militare, di cui al decreto legislativo n. 66 del 2010), che può esercitarla avvalendosi del Capo di stato maggiore della difesa. 
Rammenta, inoltre, che gli articoli da 73 a 80 del Testo unico delle disposizioni regolamentari in materia di ordinamento militare (di cui al decreto del Presidente della Repubblica n. 90 del 2010) recano la disciplina degli organi direttivi della Cassa, che sono il presidente, il consiglio di amministrazione e il collegio dei revisori. 
I componenti di tutti e tre gli organi svolgono l'attività a titolo gratuito e restano in carica tre anni, con possibilità di riconferma per un ulteriore mandato non rinnovabile. 
In particolare, il consiglio di amministrazione è formato da nove militari in servizio attivo rappresentanti le singole categorie di personale di Forza armata, un magistrato contabile, un dirigente del Ministero dell'economia e delle finanze, nonché un esperto del settore attuariale o previdenziale; infine, fa parte del consiglio di amministrazione anche un rappresentante degli ufficiali in quiescenza titolari dell'assegno speciale. Per quanto riguarda i nove militari, si tratta di due membri per l'Esercito, due per la Marina, due per l'Aeronautica e tre per i Carabinieri. Sono previsti, accanto ai nove militari componenti effettivi, anche nove supplenti. 
Il Presidente – che è il rappresentante legale della Cassa – risponde del funzionamento di questa al Consiglio di amministrazione e al Ministro della difesa e deve essere scelto tra i membri effettivi del consiglio di amministrazione, escluso il rappresentante degli ufficiali in quiescenza. 
Nel caso in cui il Presidente sia scelto tra i membri del consiglio di amministrazione appartenenti al personale militare in servizio attivo, l'articolo 77, comma 2, del citato testo unico delle disposizioni regolamentari in materia di ordinamento militare prevede che debba essere un ufficiale di grado non inferiore a generale di divisione o corrispondente e che debba essere scelto in base a un criterio di rotazione tra le Forze armate, sentito il Capo di stato maggiore della difesa e previa intesa con gli organi di vertice delle Forze armate. 
Da ultimo, evidenzia che nel corso della legislatura la Commissione ha già esaminato due proposte di nomina a presidente della Cassa, in entrambi i casi esprimendo parere favorevole: la prima volta nel 2013, sulla proposta di nomina del Tenente generale del ruolo normale dell'Arma dei trasporti e dei materiali dell'Esercito Vincenzo Porrazzo, e la seconda volta, a seguito del pensionamento del generale Porrazzo, nel 2015 sulla proposta di nomina dello stesso Generale di corpo d'armata Massimiliano Del Casale, di cui il Governo propone ora la conferma. La nuova nomina, dunque, interviene a meno di tre anni dalla precedente perché nel frattempo, lo scorso 23 ottobre 2016, l'intero Consiglio di amministrazione dell'Ente è scaduto. L'articolo 75 del citato Testo unico delle disposizioni regolamentari in materia di ordinamento militare, tuttavia, prevede espressamente la possibilità di rinnovare, per una sola volta, il mandato del presidente. 
Quanto alle esperienze del generale Del Casale – sulla cui nomina, come detto, la Commissione si è già espressa favorevolmentePag. 45nel 2015 – evidenzia che egli il 22 giugno 2015 ha assunto l'incarico di presidente del Centro alti studi per la Difesa; precedentemente è stato, tra l'altro, comandante del Centro di simulazione e validazione dell'Esercito e comandante dell'Accademia militare di Modena.

 

Paolo BOLOGNESI (PD) sottolinea l'opportunità di acquisire informazioni sulla gestione dei fondi della Cassa di previdenza delle Forze armate e, a tal fine, suggerisce che, una volta formalizzata la sua nomina a Presidente della Cassa, la Commissione svolga l'audizione del generale Del Casale.

Tatiana BASILIO (M5S) fa presente che l'equilibrio di gestione della Cassa è fonte di grande preoccupazione tra i militari interessati: decine di migliaia di uomini e donne delle Forze armate che servono la Patria e che vedono compromessi i loro risparmi previdenziali. Per dare risposta a queste persone, ha presentato più atti di sindacato ispettivo sul tema, ai quali però non è ancora stata data risposta. In particolare, è diffuso il timore di un possibile dissesto dei conti per più di uno dei fondi amministrati dall'ente: timore acuito dalla Corte dei conti, che ha evidenziato criticità sotto il profilo della gestione finanziaria dei fondi. Si associa, quindi, alla richiesta del deputato Bolognesi di audire il futuro Presidente della Cassa di previdenza delle Forze armate, ricordando di aver già avanzato una richiesta in tal senso in sede di ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi.

Francesco Saverio GAROFANI, presidente, ricorda che l'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, ha già concordato sull'opportunità di audire il futuro Presidente della Cassa di previdenza delle Forze armate.

Il sottosegretario Gioacchino ALFANO, replicando ai deputati intervenuti, ribadisce quanto già riferito dal sottosegretario Rossi alla Commissione difesa del Senato in sede di esame della proposta di nomina in titolo, vale a dire che la gestione dei fondi della Cassa è al momento in equilibrio finanziario e che allo stato non vi sono criticità, anche se non si esclude che potrebbero prodursene per effetto della riduzione del personale fissata come obiettivo dalla legge n. 244 del 2012.

Argomento: 
Parlamento