Periodico di informazione delle Forze Armate, Forze di Polizia e Pubblico Impiego

I militari delle Forze di difesa israeliane (Idf) dovranno rispettare nuove regole in seguito all’hackeraggio del movimento palestinese Hamas di alcuni dispositivi mobili dei soldati israeliani. Attraverso dei profili falsi civetta, alcuni componenti di Hamas sono riusciti ad attirare l’attenzione di alcuni militari israeliani accedendo in tal modo ad informazioni sensibili. In questo modo Hamas sarebbe riuscito a spiare le manovre militari e le operazioni dell’esercito, fino a controllare alcune video camere dei cellulari ottenendo immagini in diretta e ascoltando colloqui tra gli ufficiali. I provvedimenti restrittivi riguarderanno principalmente i militari che hanno accesso ad informazioni segrete o riservate. In seguito all’episodio del furto di informazioni sensibili, chi ha un grado di capitano o ufficiale superiore non potrà avere un profilo Facebook e dovrà cancellare il profilo esistente.

In particolare, l'Unità per la sicurezza informatica delle Idf sta lavorando per evitare che i militari facciano foto all’interno delle basi e vengano “rubate” sia dopo averle pubblicate su Facebook oppure all’interno del dispositivo senza che il proprietario ne sia a conoscenza. In questo caso, il militare riceve un avviso dai superiori e può essere imprigionato per 28 giorni. Tra i modi usati da Hamas per accedere alle informazioni dei telefoni di alcuni militari la richiesta da parte del profilo civetta di installare un’applicazione per avviare conversazioni video. Attualmente l’unità delle Idf preposta sta analizzando tutti i dispositivi che hanno installato applicazioni di questo tipo. (Res)
 Agenzia Nova -
 

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