Periodico di informazione delle Forze Armate, Forze di Polizia e Pubblico Impiego

“Assistiamo, negli ultimi giorni, a strani movimenti e prese di posizione che hanno la chiara intenzione di sabotare il processo di riforma avviato con la storica sentenza della Corte costituzionale per garantire il diritto dei militari di costituire propri sindacati”. È quanto dichiarano, in una nota congiunta, Cgil Nazionale, Assodipro e Ficiesse.

 

“A sostegno e contro ogni tentativo di depotenziamento del processo riformatore, assieme alle nascenti organizzazioni sindacali dei militari, alle associazioni come ‘Polis Aperta’, ‘Cerchio blu’, ‘L’altra metà della divisa’, e con il sostegno dimostrato da Euromil, rappresentato dal suo Presidente Emmanuel Jacob, abbiamo istituito ieri, nel corso di un importante e partecipato convegno dal titolo ‘Le nuove libertà sindacali fra i militari dopo la sentenza della Corte Costituzionale’, un coordinamento stabile, e consolidato un orientamento comune”.

 

Secondo Cgil, Assodipro e Ficiesse “i militari non hanno bisogno di ‘carrozzoni sindacali’ inefficaci dal punto di vista contrattuale. Chi vuole riproporre la brutta esperienza dei Cocer interforze lo fa per difendere propri interessi e per rendere debole la tutela dei lavoratori. I militari - spiegano - sono una realtà variegata e composita con problematiche di lavoro e di vita molto diverse da arma ad arma e vanno affrontate con rispettivi contratti nazionali che naturalmente devono stare dentro una cornice definita congiuntamente. Solo così si garantisce un servizio ai militari e si rendono efficienti le nostre forze armate. Solo così - aggiungono - si realizza un sistema chiaro di misurazione della rappresentanza e della rappresentatività”.

 

“I progetti di riforma incardinati in Commissione Difesa - proseguono Cgil, Assodipro, Ficiesse - vanno nella direzione giusta e non vanno snaturati. La stessa sentenza della Corte Costituzionale parla di sindacati professionali cogliendo appunto il bisogno di considerare le diverse professionalità che distinguono un aeronautico, da un marinaio, da un carabiniere, da un finanziere, da un militare dell'esercito”. “Al Governo e alle Amministrazioni chiediamo - concludono Cgil, Assodipro e Ficiesse - di cogliere questa grande opportunità per rendere più efficiente il nostro sistema di difesa”.

RispondiInoltra

Argomento: 
Attualità e Politica