Periodico di informazione delle Forze Armate, Forze di Polizia e Pubblico Impiego

Ci sono ancora 22 navi militari imbottite di amianto in circolazione sul mare. La conferma è arrivata ieri dal segretario generale della Difesa, Carlo Magrassi, in audizione alla Commissione d’inchiesta sull’uranio impoverito alla Camera. La bonifica è stata effettuata per 145 navi, ne restano altre 22. «Tutte le operazioni di bonifica - ha detto il generale - sono effettuate da personale specializzato e ditte in appalto esterne. Ma i canteri sono monitorati». «Resta da capire - hanno commentato i deputati -  se i militari sono informati dei rischi. Per questo chiederemo l’elenco preciso delle navi contaminate». La Commissione infatti si sta occupando dell’amianto che ha falcidiato i militari, oltre che delle problematiche relative all’uranio impoverito.

Sentenza innovativa sull'uranio impoverito

A tale proposito è di giovedì una sentenza che innova le precedenti: «Il nesso tra esposizione all’uranio impoverito e patologie militari è dimostrato in numerosi studi, ma il Comitato di verifica per le cause di servizio nega questo legame in tutti i casi emersi. Ciò denota grave negligenza e un consistente esborso per l’erario per oneri processuali e maggiori somme per interessi». Per questo il Tar Toscana ha accolto il ricorso di un sottufficiale dei carabinieri  e ha coinvolto la Corte dei Conti che «dovrà valutare il grave comportamento del ministero della Difesa e del Comitato di verifica delle cause di servizio».

STEFANIA DIVERTITO (Metro)

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Attualità e Politica