Periodico di informazione delle Forze Armate, Forze di Polizia e Pubblico Impiego

Dopo i tragici fatti di Parigi investire sulla sicurezza è diventato popolare “et voilà!” dal cilindro della legge di stabilità è apparso un coniglio da un miliardo di euro e con esso il “bonus di 80 euro”. E’ sin troppo evidente che senza quegli attentati non ci sarebbe stato un centesimo per la sicurezza.

Ma diciamo le cose come stanno, il bonus è stata una mossa più “furba” che utile....

Si tratta, infatti, di aumento a pioggia, generalizzato e scollegato da ogni tipo controprestazione. Per essere più chiari, il bonus premia tutti allo stesso modo, a prescindere, da chi sta su strada a chi gestisce spacci e campi da tennis.

Si poteva fare di più? Si poteva fare meglio? Si poteva e si può ma sarebbero servite e servirebbero proposte più coraggiose e competenti. Quelle proposte che, da tempo, governi e super commissari alla spending chiedono a dirigenza e rappresentanze.  

Purtroppo dal mondo della sicurezza ci si è sinora limitati ad opporsi ad ogni minimo tentativo di riforma, razionalizzazione o modernizzazione, per poi avanzare le solite semplici ricette: più risorse, più uomini, più promozioni, più gradi, più aumenti a pioggia, ecc..

Di fronte a questo scenario al governo avranno pensato: “Se questi sanno solo opporsi a tutto e chiedere più risorse, tanto vale che facciamo direttamente noi!”. Da qui il bonus. Un aumento “a pioggia” che non crea disequilibri contrattuali rispetto al resto del pubblico impiego, non scombussola le carriere, lascia tutto il palcoscenico al governo e, tutto sommato, premia la stragrande maggioranza del personale.

In fin dei conti, 80 euro netti al mese, di questi tempi, sono forse più di un contratto e sono sicuramente meglio di un riordino che avrebbe finito per premiare solo pochissime categorie di personale, lasciando agli altri promesse e pagherò.

Premesso che l’idea del governo (parola di Premier[1]) è quella di rendere strutturale il bonus così com’è, rimangono aperti, con quattro spiccioli, i tavoli del contratto e del riordino delle carriere. Provvedimenti comunque legati a doppio filo al riassetto delle forze delle polizia ed alla revisione del pubblico impiego previsti dalla delega Madia.

Ora che il bonus ha riempito la casella “a pioggia”, è forse il caso checontratto e riordino siano coerenti con gli annunci del governo e con la delega Madia, affinché le poche risorse a disposizione siano destinate a premiare merito, impegno, sacrifici e disagi e ad incentivare i servizi operativi o “a valore[2]Questa sì che sarebbe una manovra più utile che “furba”.

 

Gianluca Taccalozzi - Delegato Co.Ce.R. – Guardia di Finanza.

 

[1] Così a Porta a Porta del 15 dicembre u.s. “Gli ottanta euro per le forze dell’ordine sono stati stanziati per il prossimo anno ma continueranno anche dopo, come gli altri (n.d.r. 80 euro legati al reddito).

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