Periodico di informazione delle Forze Armate, Forze di Polizia e Pubblico Impiego

Il deputato olbiese Gian Piero Scanu, capogruppo Pd in Commissione Difesa, non era simpatico al gruppo che cercava di condizionare le sorti e il futuro petrolifero del porto di Augusta e che ruotava intorno al mega appalto da 5,4 miliardi della “legge navale”. Scanu era considerato “uno che non si riesce a fermare neanche con un bazooka”, secondo le intercettazioni pubblicate da Il Mattino di Walter Pastena, il socio di Gianluca Gemelli.

“La cricca” su cui  oggi grava un’inchiesta era dunque un vero comitato d’affari che faceva forti pressioni su alcuni ministri. I business andavano dal petrolio al porto di Augusta, fino alla legge navale, con il mega appalto di quasi 6 miliardi di euro a Fincantieri.

Secondo quanto riportato da  Il Messaggero, in commissione Difesa il parlamentare Scanu poneva problemi proprio sul Programma navale. La Marina chiedeva l’acquisto di quattro fregate in più. Il parlamentare però disse che, in teoria, i soldi non stanziati sarebbero dovuti tornare nel bilancio dello Stato. E’ così che la cricca si allarma. Sempre secondo quanto pubblicato dal quotidiano romano, il Capo di Stato Maggiore della Marina Giuseppe De Giorgi chiama Gianluca Gemelli, il compagno dell’ex ministro Guidi per lamentarsi. Il Pd insorge contro Scanu, e De Giorgi secondo quanto riportato dalle intercettazioni, si sfoga con Gianluca Gemelli: “Scanu ha fatto il pazzo”.

 

 

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Difesa