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Visite Fiscali Dipendenti Pubblici 2021 e Covid: ecco alcune utili indicazioni valide per l’anno in corso.

Sono ricominciate a tutti gli effetti dal mese di ottobre dell’anno scorso le visite fiscali da parte dell’INPS, che erano di fatto sospese a causa del coronavirus.

La base normativa che regola le modalità per lo svolgimento delle visite fiscali e per l’accertamento delle assenze dal servizio per malattia è quella del cosiddetto Decreto Madia (Decreto 17 ottobre 2017, n. 206).

Scopriamo però come l’emergenza covid ha influito e quali sono le regole per quest’anno.

Visite Fiscali Dipendenti Pubblici 2021 e Covid

Esistono delle regole ben precise che i dipendenti pubblici e privati devono rispettare in caso di malattia con certificato medico. Sopratutto per quanto riguarda gli orari di reperibilità. La funzione di controllo ricordiamo è affidata al Polo unico INPS.

Ma le fasce orarie sono cambiate oppure no?

Fasce orarie di reperibilità Dipendenti Pubblici

Nonostante la pandemia per l’anno 2021 non cambiano orari e neanche le fasce di reperibilità per i lavoratori in malattia. Sono due le fasce di reperibilità, ovvero i periodi della giornata durante i quali è possibile che i medici INPS effettuino i controlli sull’accertamento della condizione indicata nel certificato del medico di base.

 Le fasce per il pubblico impiego sono le seguenti:

  • la mattina dalle ore 9:00 alle ore 13:00;

  • nel pomeriggio dalle ore 15:00 alle ore 18:00.

I controlli sono possibili sette giorni su sette, compresi weekend e festivi.

I medici INPS effettuano gli accertamenti per i dipendenti pubblici e per evitare frodi è stato pensato il meccanismo di più visite fiscali anche all’interno della stessa giornata per esempio, anche nel giorno di riposo o in prossimità dello stesso.

Cosa è cambiato con il Covid-19?

L’emergenza Covid-19 ha avuto comunque inevitabili conseguenze anche sul fronte delle visite INPS per malattia.

Le novità rispetto al decreto sono state introdotte nei mesi scorsi e riguardano:

  • da un lato la possibilità che la visita non abbia luogo in caso di accertato contagio da Covid-19 dall’altro la possibilità di cambiare l’indirizzo di reperibilità tramite una procedura online sul portale INPS. Dunque per l’emergenza sanitaria Covid sono sospese le visite fiscali da parte dei medici INPS solo nel caso di positività.

  • Casi di esonero

L’unica nota aggiunta dalla pandemia riguarda dunque il caso di soggetto positivo al covid, che è automaticamente escluso dal controllo fin quando non si “negativizza”.

Per il resto valgono le regole già attuate finora.

Infatti l’art. 2, del DCPM N. 206/2009, prevede l’esclusione dall’obbligo del rispetto di tali fasce orarie di reperibilità per i dipendenti pubblici qualora l’assenza del dipendente sia riconducibile a una delle seguenti circostanze:

  • Patologie gravi che richiedono terapie salvavita

  • Infortuni sul lavoro

  • Malattie per le quali è stata riconosciuta la causa di servizio;

  • Stati patologici sottesi o connessi alla situazione di invalidità riconosciuta se questa è pari o superiore al 67%.

  • (Lente Pubblica)

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