Periodico di informazione delle Forze Armate, Forze di Polizia e Pubblico Impiego

Dichiarazione del Segretario Generale SIAP Giuseppe TIANI

La Suprema Corte ha annunciato la decisione rispetto all’illegittimità del lungo blocco dei rinnovi contrattuali e di conseguenza delle oggettive inidonee retribuzioni stipendiali di poliziotti e dipendenti della PA, le quali, hanno subito una doppia battuta d’arresto nel potere di acquisto delle nostre retribuzioni, effetto delle discutibili e contestate politiche salariali connesse al blocco del tetto retributivo, imposto dai Governi Berlusconi-Monti. Quanto affermato dalla Corte “sull’illegittimità costituzionale sopravvenuta al regime del blocco della contrattazione collettiva per il lavoro pubblico, quale risultante dalle norme impugnate e da quelle che l’hanno prorogato” pone una serie di problemi. Infatti, dette norme hanno imposto il blocco dei contratti e della progressione, stipendiale dei salari dei poliziotti e del personale dei comparti sicurezza, difesa, soccorso pubblico e Pa. Scelte che, come denunciato dal Siap attraverso  pubbliche manifestazioni e nelle sedi giudiziarie ove pendono articolati ed argomentati ricorsi anche in tema degli effetti arretrati, hanno assunto il valore di un vero e proprio extra tributo. “Tassa”, che ha gravato esclusivamente su una limitata platea di cittadini lavoratori, rispetto al più complessivo mondo del lavoro, avendo Governi e Parlamento derogato eccezionalmente ai principi della Carta, calpestando uno dei principi cardine di un paese civile e contenuti dall’art.3. La corte ha già puntualizzato che l’illegittimità decorrerà dalla pubblicazione della sentenza. Alla luce dell’ovvia pronuncia, il sindacato dei poliziotti di base che condivide e sostiene la stagione della politica riformatrice, ritiene necessario e chiede al Governo, di aprire un confronto con il nostro comparto e il mondo del lavoro, sul tema delle politiche salariali e specificità del lavoro dei poliziotti. Siamo certi che un approccio costruttivo del tavolo di lavoro possa determinare nella fase di predisposizione della legge di Stabilità il finanziamento delle risorse necessarie per il rinnovo dei CCNL fermi per i poliziotti al rinnovo del biennio 2008-2009.

         Nell’attesa di leggere le motivazioni della sentenza, non possiamo che esprimere la nostra soddisfazione per una decisione che ha legittimato le nostre posizioni e per le quali ci eravamo sentiti come predicatori nel deserto. 

Argomento: 
Polizia di Stato