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Fermati e materiale sequestrato. È la sorte toccata ad una troupe delle Iene, capitana dal giornalista Luigi Pelazza, nel pomeriggio all’interno dell’arsenale di La Spezia mentre girava un servizio in relazione all’inchiesta sull’acqua contaminata sulle navi della Marina militare. La troupe è stata sottoposta a perquisizione personale e veicolare. Sono stati sequestrati i video girati e una mini telecamera. «Siamo entrati senza che nessuno ci fermasse e non c’erano cartelli con la scritta “Alt”», afferma Pelazza al telefono. «Dopo circa dieci minuti ci hanno fermato per accertamenti bloccandoci con un mezzo posto di traverso all’uscita. Adesso ci sequestrano il materiale e dicono che non ci possono fare una copia».

La vicenda

Nel 2011 il maresciallo infermiere Emiliano Boi, in servizio alla Spezia, si è accorto che l’acqua che veniva bevuta sulla nave Caio Duilio, autoprodotta con dei dissalatori, non era conforme all’uso umano, mentre in realtà veniva usata per cucinare e bere. Le analisi mostravano la presenza di Trialometani ed idrocarburi, sostanze cancerogene. Il maresciallo Boi però veniva prima sospeso e oggi si ritrova rinviato a giudizio con l’accusa di aver trasmesso un messaggio riservato, rivelando il contenuto degli accertamenti condotti sulla potabilità dell’acqua.

 

I servizi delle Iene

Luigi Pelazza delle Iene si è interessato alla vicenda realizzando un servizio nei mesi scorsi. Stamane a bordo di un gommone ha cercato di raggiungere la nave Magnaghi per avvertire il comandante che i suoi 58 uomini dell’equipaggio rischiano di consumare dell’acqua non idonea al consumo umano. Nel pomeriggio poi il fermo all’interno dell’arsenale. «Non ci fermeremo- dichiara la Iena -, chiederemo il dissequestro dei video».

 

Fonte: Corriere.it

Argomento: 
Attualità e Politica