Periodico di informazione delle Forze Armate, Forze di Polizia e Pubblico Impiego

E' stata presentata l'interrogazione parlamentare, inerente gli addebiti nei confronti del personale militare dell'Aeronautica delle somme percepite a titolo di compenso forfettario d'impiego (CFI).

Il  Cocer A.M. aveva presentato una formale richiesta di attivazione della procedura di "raffreddamento del conflitto" al fine di chiarire la legittimità degli addebiti. A tale richiesta, gli organi competenti non si sono attivati nonostante siano trascorsi abbondantemente i termini previsti dalla legge che prevedono l'ultimazione della disputa in 30 giorni.

Adesso il Ministro della difesa e il Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione dovranno rispondere sulla mancata attivazione della procedura richiesta da oltre un anno dal Cocer Aeronautica.

Fonte:  Sergenti.it

Atto Camera
Martedì 12 maggio 2015, seduta n. 425

PIRAS e DURANTI. — Al Ministro della difesa, al Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione. — Per sapere – premesso che: 
gli interroganti, già firmatari dell'interrogazione a risposta in Commissione n. 5-02587 dell'8 aprile 2014, avevano chiesto al Ministro della difesa di sospendere gli addebiti nei confronti i del personale militare dell'Aeronautica delle somme percepite a titolo di compenso forfettario d'impiego (CFI) in attesa di conoscere l'esito della procedura del raffreddamento dei conflitti prevista dal decreto legislativo n. 195 del 1995, articolo 8, comma 3, come richiesto dal COCER, massimo organo della rappresentanza del personale dell'Aeronautica militare; 
il 12 giugno 2014, il Sottosegretario di Stato alla difesa, Gioacchino Alfano, rispondendo all'interrogazione affermava come «[...] le attività poste in essere dall'amministrazione corrispondono ad azioni vincolate volte a dare seguito ai rilievi ispettivi posti da ISPEDIFE e a scongiurare eventuali danni erariali in relazione al mancato recupero di somme corrisposte in difetto dei presupposti di legge, secondo i principi propri dell'azione amministrativa», concludendo che «[... non sussistono i presupposti, di fatto e di diritto, per assumere le iniziative indicate nell'atto, salvo ed impregiudicato ogni diverso esito derivante dalle procedure di raffreddamento del conflitto»; 
risulta agli interroganti che, nonostante il Cocer dell'Aeronautica militare con la delibera n. 1 del 5 marzo 2014 allegata al verbale di riunione n. 75/2014/XI ed approvata all'unanimità abbia chiesto l'avvio della procedura di raffreddamento dei conflitti, ai sensi dell'articolo 8, comma 3, del decreto legislativo n. 195 del 1995, al fine di adire il Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione per l'esame della controversa questione interpretativa e che il Capo di Stato Maggiore dell'Aeronautica abbia inviato allo Stato Maggiore della difesa la pratica, il Ministro interrogato non abbia ancora provveduto ad attuare la specifica procedura, benché sia trascorso oltre un anno dalla deliberazione del Cocer –: 
se il Ministro della difesa abbia trasmesso, attraverso le articolazioni preposte, la pratica al Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione per l'avvio della procedura di raffreddamento dei conflitti, ai sensi dell'articolo 8, comma 3, del decreto legislativo n. 195 del 1995, come richiesto dal Cocer dell'Aeronautica militare; 
qualora sia stata regolarmente ricevuta, quali siano le motivazioni per le quali il Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione non abbia ancora dato seguito agli obblighi derivanti dall'articolo 8, comma 3, del decreto legislativo n. 195 del 1995 che impongono la trattazione entro trenta giorni dalla formale richiesta. (5-05585)

Argomento: 
Parlamento