Periodico di informazione delle Forze Armate, Forze di Polizia e Pubblico Impiego

Lo scorso 8 settembre 2023 l’Agenzia delle Entrate, con la risposta ad un interpello avanzato dal Fondo di Previdenza del M.E.F. n. 425/2023 (in allegato n. 1), ha stabilito che l’indennità di buonuscita erogata agli iscritti del citato Fondo di Previdenza “al momento della cessazione dal servizio debba essere assoggettata a tassazione separata.

Con l’inizio di marzo è possibile presentare la richiesta per l’agevolazione destinata a sostenere le rette di strutture pubbliche o private o il supporto domiciliare per i nuovi nati fino al compimento dei 3 anni. L’ultima Manovra ha aumentato da 3mila a 3.600 euro la somma per i nati dal 1° gennaio 2024 all'interno di famiglie che hanno almeno un altro figlio sotto i 10 anni

L’11 gennaio 2024 è iniziato l’esame del progetto di legge numero A.C. 1254, abbinato al numero 1264, con adozione, nella riunione del 31 gennaio 2024 della XI Commissione Lavoro in sede referente, di un testo base e richiesta al Governo dell’invio della inerente relazione tecnica.

Sul tema ferie non godute, dopo la pronuncia della Corte di Giustizia Europea, si è aggiunge anche il conforto di Aran, che ha ribadito l’irrinunciabilità del diritto dei lavoratori del pubblico impiego.

Aumento pensioni con il taglio IRPEF nel cedolino di marzo 2024: risparmi fino a 260 euro in un anno, ecco i calcoli e gli esempi.

Il taglio IRPEF 2024 sulle pensioni sarà applicato dall’INPS da marzo, con in ricalcolo degli assegni ed il pagamento degli arretrati da gennaio (in anticipo rispetto a quanto comunicato in precedenza).

Con la sentenza 9 febbraio 2024  la Corte costituzionale ha dichiarato l’illegittimità costituzionale – in riferimento all’ art. 3 Cost. – dell’
art. 1801 cod. ordinamento militare, nella parte in cui subordina il beneficio stipendiale previsto per i militari che abbiano contratto un’infermità dipendente da causa di servizio al fatto che il riconoscimento della suddetta dipendenza avvenga in costanza di rapporto di impiego, poiché l’ulteriore condizione richiesta del riconoscimento in costanza di rapporto aggiunge un elemento estraneo e distonico rispetto alla ratio dell’attribuzione patrimoniale, che trova fondamento nel principio generale della “compensazione” dell’infermità e – oltre a contraddire la natura certativa del procedimento che riconosce l’infermità – può comportare l’irragionevole conseguenza di negare il diritto a colui che ha maturato i presupposti costituivi di esso sulla base di un fattore, la durata del procedimento amministrativo, che sfugge alla sua sfera di controllo e che non attiene alle ragioni costitutive del diritto stesso....

  Come è noto, la disciplina contenuta nell’art. 53 del d.lgs. n. 165 del 2001 in materia di “Incompatibilità, cumulo di impieghi e incarichi” rappresenta uno degli assi portanti nell’ambito dell’ordinamento del lavoro alle dipendenze della pubblica amministrazione, poiché nel suo complesso è diretta a salvaguardare il principio di esclusività del rapporto di lavoro con la pubblica amministrazione....

"Accorpare il Corpo forestale dello Stato all'Arma dei carabinieri, militarizzare donne e uomini in divisa togliendo diritti, comprimere professionalità acquisite e consolidate è stato un clamoroso errore commesso 8 anni fa dalla riforma Madia, un errore da sempre denunciato dal Silp Cgil che non da ora combatte al fianco di chi chiede una rivisitazione di questa scellerata scelta. Per questo abbiamo accolto positivamente la decisione della Cedu, la Corte europea dei diritti dell'uomo, che ha dato via libera all'esame in contraddittorio di una serie di ricorsi presentati da tutti i sindacati di categoria".

Lo afferma Pietro Colapietro, segretario generale del sindacato di polizia Silp Cgil.

Nel 2024 confermato l’aumento del 5,4% provvisorio fissato con il decreto del ministero del lavoro lo scorso 20 novembre 2023

L’esonero della contribuzione previdenziale è destinato alle lavoratrici che hanno almeno tre figli. Nel 2024, in via sperimentale, è attribuito anche in presenza di due figli.

il personale del comparto sicurezza e difesa non ha subito nessun danno dalla norma oggi dichiarata incostituzionale, perché all’epoca nel contratto delle forze di polizia non si optò per la rivalutazione della R.I.A. ma per la creazione dell’“assegno di funzione”, voce stipendiale simile negli effetti, ma diversa dalla R.I.A. e non soggetta a blocco.

Il Consiglio di indirizzo e vigilanza dell’istituto chiede anche un intervento normativo che consenta ai dipendenti del pubblico di ottenere la prestazione in tempi accettabili

Le ferie non possono essere negate o limitate in caso di cessazione del rapporto di lavoro, anche in caso di dimissioni. Le ferie residue non godute vanno pertanto sempre pagate, sia nel settore pubblico che in quello privato. L'indennità sostitutiva delle ferie, ossia la loro monetizzazione, spetta sempre anche quando il rapporto di lavoro viene meno per decisione del lavoratore. Egli non può perdere il diritto a tale indennità neppure nel caso in cui non abbia richiesto di fruirne durante il periodo di servizio, senza prima appurare se sia stato messo dal suo datore nelle condizioni di poter esercitare del diritto alle ferie annuali. Lo ha stabilito a Lussemburgo lo scorso 18 gennaio 2024 una sentenza della Corte di Giustizia dell'Unione Europea (CGUE), pronunciandosi sulla causa C-218/22 sollevata dal tribunale di Lecce.

La recente sentenza della Corte Costituzionale ha dichiarato l’illegittimità costituzionale della norma che nell’anno 2000 (art. 51, comma 3 della legge n. 388/2000) intervenne in via retroattiva, escludendo la proroga al 31 dicembre 1993 del termine utile per la maturazione dell’anzianità di servizio al fine di poter ottenere la maggiorazione della R.I.A. (Retribuzione Individuale di Anzianità introdotta dall’art. 47 del DPR 8 maggio 1987, n.266).

La Corte di Giustizia UE boccia la mancata monetizzazione delle ferie non godute a fine rapporto di lavoro nella PA: non è ammessa dal diritto comunitario.

I dipendenti pubblici che cessano il servizio, hanno diritto alla monetizzazione delle ferie non godute: la legge italiana non riconosce questo diritto nel pubblico impiego in contrasto con le direttive comunitarie.

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