Periodico di informazione delle Forze Armate, Forze di Polizia e Pubblico Impiego

Il  Co.Ce.R. Guardia di Finanza ha respinto  la proposta di revisione dello statuto del Fondo Assistenza Finanzieri proposta dall'Amministrazione. Lo Statuto dell'Ente assistenziale deve essere modificato per adeguare la composizione del Consiglio di Amministrazione alla normativa vigente.


"Necessario superare attuale sistema rendendolo più moderno e democratico"

Roma, 7 ottobre - La Cgil e le associazioni rappresentative di militari e finanzieri Assodipro e Ficiesse questa mattina hanno inviato una lettera al Comitato Ristretto della Commissione Difesa, incaricato di predisporre il testo di riforma della Rappresentanza militare, al Presidente della Commissione stessa e ai Presidenti dei Gruppi Parlamentari per chiedere un incontro e un intervento volto alla democratizzazione delle Forze Armate e al rispetto del diritto di libertà sindacale.

"Dopo la fase caratterizzata dalla presentazione di otto proposte di legge sul processo riformatore della Rappresentanza delle Forze Armate - si spiega nella missiva -  si apre adesso la fase nella quale il Parlamento è chiamato a produrre una sintesi arrivando, se possibile e come da noi auspicato, ad un testo unificato". "A tale proposito - continuano Cgil, Assodipro e Ficiesse - facciamo presente la necessità di superare l'attuale sistema di rappresentanza militare rendendolo più moderno e adeguato ai processi democratici che in questi anni si sono affermati e consolidati in Europa".

Il sindacato di corso d'Italia e le due associazioni ricordano che "recenti sentenze della Corte di Strasburgo hanno indicato con chiarezza l'esigenza di salvaguardare, nell'ambito della legislazione dei paesi membri, il pieno diritto di libertà sindacale", e per questo ritengono che l'attuale disciplina abbia bisogno di "un coerente adeguamento a quegli indirizzi superando le norme attuali che relegano i Cocer a mero organismo consultivo".

"Ci auguriamo - si legge nella lettera - che si proceda speditamente in tal senso, cogliendo esigenze che gli operatori delle Forze Armate manifestano ormai da tempo e che coincidono con la necessità di realizzare, nell'interesse del Paese, quel processo di democratizzazione delle Forze Armate ormai improcrastinabile". "Al fine di meglio rappresentare queste esigenze - concludono Cgil, Assodipro e Ficiesse - siamo a chiederVi la disponibilità di un incontro".

 

“Due sole Forze di Polizia”, un progetto che da anni cova latente nei palazzi istituzionali. Sono stati realizzati studi e prodotti documenti che (pur rimasti nei cassetti) hanno fatto consolidare l’idea che sia questa l’unica soluzione per efficientare l’apparato di sicurezza.

Un disegno (occultamente) “apparecchiato” nel tempo che oggi, complice la crisi economica e la “forza” del Governo Renzi, sta iniziando a prendere corpo con la chiusura del Corpo Forestale dello Stato.

Una volta preparato il terreno con la progressiva devoluzione delle funzioni di polizia nel settore agro-alimentare ed ambientale all’Arma dei Carabinieri, è bastato preparare l’opinione pubblica (ricordate i titoloni “Troppe forze di polizia”), offrire la “carogna” alle altre Forze di Polizia et voilà!: la Forestale non c’è più.

Un rischio  che incombe anche sulla Guardia di Finanza.

TARANTO - I conti non tornano più e si rischia la messa in mora di migliaia di stipendi. Lo Stato Maggiore della Marina ha diffuso una nota nella quale spiega che a causa «dell’incapienza dei fondi», non potrà pagare i «compensi forfettari di impiego» maturati dal personale imbarcato nell’ultimo quadrimestre del 2009. Nella migliore delle ipotesi, a migliaia di marinai impegnati nelle esercitazioni e nelle delicate missioni fuori area, lo straordinario previsto per la navigazione verrà trasformato in ore di recupero da scontare quando la nave sarà tornata in porto. 
Ma c’è di più: chi i soldi per i giorni trascorsi in mare li ha già incassati, dovrà restituirli fino all’ultimo euro. 

Sulla prospettiva dei contratti degli statali pesa anche l'incognita dell'incrocio con il bonus da 80 euro, che per chi oggi ha uno stipendio vicino ai 24mila euro all'anno rischia di azzoppare gli effetti dei rinnovi. Il problema riguarda in particolare i redditi intorno alla fascia 24-26mila euro dei dipendenti pubblici. Fra 24 e 26mila euro, infatti, il bonus introdotto con il decreto dell'aprile 2014 funziona secondo il "decalage" che fa diminuire l'aiuto al crescere del reddito: il meccanismo, infatti, assegna in questi casi solo una frazione degli 80 euro, che si calcola così: si sottrare alla somma di 26mila euro il reddito effettivo dell'interessato, e si rapporta il risultato alla somma di 2mila euro.

Roma, 6 ott – Ancora tagli in vista per la Difesa: il dicastero del ministro Padoan prevede un ulteriore decurtamento del bilancio delle Forze Armate per fare fronte ad un buco di 4/5 miliardi delle coperture della Legge di Stabilità.

Come riportava ieri “La Repubblica” si tratterebbe di un taglio previsto di circa il 3% del bilancio del comparto Difesa, pari a 478 milioni. Una parte, circa una settantina di milioni, andrebbe a incidere sull’Arma dei Carabinieri, in particolare sul parco auto. Ma il colpo di scure più pesante verrebbe inflitto sui finanziamenti per l’ammodernamento dei sistemi d’arma, ovvero sugli investimenti dei nuovi programmi volti a rendere moderne le nostre Forze Armate.

Nel corso della tavola rotonda: "Pensioni: la povertà del sistema contributivo", che si terrà a Roma l'8 ottobre p.v. presso il Centro Congressi Cavour, verrà presentato il Dossier INCA sul futuro pensionistico di migliaia di persone. In allegato il programma dell'iniziativa 

Sarebbero 52 gli avvisi di garanzia spiccati dal PM Raffaele Guariniello a carico dei dirigenti della Augustawestland. Sembra che negli elicotteri prodotti e assemblati dall’azienda leader nel settore fossero presenti componenti in amianto, quindi potenzialmente cancerogeni per il personale militare in servizio sui mezzi in questione.

L’ipotesi di reato che si profila è disastro colposo.

Non sono ancora stati resi pubblici maggiori dettagli ma dalla quantità degli avvisi di garanzia si direbbe che l’indagine sembra essere a spettro molto ampio. Peraltro non è la prima volta che la multinazionale italo-britannica rimane coinvolta in uno scandalo del genere.

Tito Boeri, l’ho già affermato più volte, una ne tira e una ne pensa per fregare i poveri pensionati, soprattutto quelli che lui considera ‘ricchi’ e privilegiati. Nel quadro dell’operazione “Porte aperte” questa volta ha esecrato le pensioni dei prefetti che, a suo dire, sarebbero del 40% superiori a quanto previsto col calcolo contributivo. Nel mirino del professore bocconiano il fatto che i prefetti godrebbero di un trattamento particolare (più vantaggioso) rispetto ai lavoratori privati e ai dipendenti pubblici.

Nelle ultime settimane il ministro dell’Economia e della Finanze, Pier Carlo Padoan, ha avanzato informalmente una richiesta al Ministero della Difesa affinché riduca di 4-500 milioni il suo budget annuale in quanto “non coerente con le effettive necessità”.

Il Ministero della difesa , oltre a respingere al mittente ogni ipotesi di tagli, ha chiesto che nella prossima legge di stabilità le risorse finanziarie per le spese militari vengano aumentate di almeno 3 miliardi nei prossimi 10/15 anni, di cui 1,2 miliardi nell’immediato: 300 milioni quest’anno, 440 milioni nel 2016 e 480 milioni nel 2017.I soldi in più chiesti  servono alla Difesa per far fronte all’aumento dei costi di programmi di armamento già avviati, alle spese di esercizio e di manutenzione di armamenti già acquistati e a ulteriori investimenti in non meglio specificati nuovi sistemi d’arma. 

Secondo l'istituto di previdenza i rappresentanti del governo nelle province godono di un trattamento di favore non solo rispetto ai lavoratori privati ma anche in confronto con la maggior parte dei dipendenti pubblici

Manteniamo in evidenza sul nostro sito la  scheda informativa sul personale del Comparto Difesa, Sicurezza e soccorso pubblico, nell’ambito della Cassa trattamenti pensionistici dei dipendenti dello Stato , elaborata dall'INPS

I principi sono stati sanciti dalla Terza Sezione del Consiglio di Stato nella sentenza dell'11 agosto 2015.

 

Descrivere in maniera chiara e semplice usando un linguaggio comprensibile un fenomeno attuale è quanto mai difficile al giorno d’oggi. Il mobbing non è cosa facile, ma l’avvocatoUmberto Tasciotti si è mostrato all’altezza, e nel suo libro, Effetto Mobbing (edito da Aracne Editrice), spiega bene le mille sfaccettature di questo fenomeno. Lo scopo di questo volume è di porre all’attenzione del grande pubblico l’importanza di questo fenomeno. Innanzitutto partendo dalla sua definizione: il mobbing è un atto illecito che consiste in un comportamento lesivo verso un dipendente.

Il presidente dell'Inps, Tito Boeri, ha affermato che tra due o tre settimane la busta sarà inviata ai lavoratori italiani per far sapere loro quanto otterranno una volta in pensione e, soprattutto, quando potranno uscire dal mondo del lavoro. Per il momento si poteva venire a conoscenza di queste informazioni solamente sul sito dell'Inps.

A quest'iniziativa, come spiega Boeri, hanno aderito oltre "un milione di persone che hanno fatto la simulazione online".

Dalla simulazione online si passerà ora alla versione cartacea e le buste arancioni verranno spedite a "tutti coloro che non hanno fatto la simulazione online, perché vogliamo incoraggiarli a prendere il Pin sul sito".

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