Periodico di informazione delle Forze Armate, Forze di Polizia e Pubblico Impiego

Di GIANLUCA TACCALOZZI . A margine del dibattito parlamentare sul DDL Madia si susseguono convegni, tavole rotonde, consulte e chiacchierate sulla questione sicurezza. Ho avuto la fortuna di partecipare a molte di queste occasioni e mi sono fatto l’idea che, anche con il Governo Renzi, poco o nulla sia cambiato rispetto al recente passato.

Stessa incapacità di elaborare di una riforma organica del sistema sicurezza, stessa tendenza a non ascoltare operatori e cittadini e stessa propensione a pensare solo al consenso e visibilità. Nessuno si prende l’onere di innescare un serio processo di riforma. Il Governo vede solo sovrapposizioni e pensa solo ai risparmi, mentre ad amministrazioni e rappresentanze, in fondo in fondo, sta bene mantenere tutto così come è.

"I  sindacati di Polizia non hanno impedito la Diaz ? Reputo del tutto assurdo e fuorviante - afferma Tissone - associare tale episodio con l'esistenza del sindacato in Polizia  - episodio (quello della Diaz) da noi definito come una pagine tristissima per la nostra democrazia  .....La Legge 121 del 1 Aprile 1981 nacque in un contesto dove esisteva un chiaro indirizzo politico-istituzionale, una polemica culturale impegnata, un dissenso degli intellettuali in merito all'utilizzo della forza pubblica nonché un’adeguata interpretazione da parte del movimento sindacale nel suo insieme. Tutti fattori che permisero il varo di una delle poche leggi che, ancora oggi, rivestono un'importanza sostanziale che permise, all'epoca, il raggiungimento di un duplice obiettivo che era quello di "restituire ai cittadini una forza di Polizia che doveva servire in primo luogo gli interessi della collettività e che fosse in grado di coordinare, in un modello di pubblica sicurezza civile, le altre forze che concorrevano per la sicurezza pubblica."....

Disappunto e  irritazione è stata manifestata da alcuni esponenti della Commissione Difesa (M5S, SEL e V.Presidente Artini - Alternativa libera)  per la presenza del capo Ufficio Legislativo del Ministero della Difesa, Gen. Paolo Romano, durante le audizioni con esperti ed esponenti del mondo accademico, nell'ambito del dibattito parlamentare sulla riforma della rappresentanza militare.

Esperti  auditi a seguito della sentenza della Corte Europea dei diritti dell'uomo (che ha dichiarato illegittimo il divieto di associazione professionale per i militari francesi),  i quali hanno AMPIAMENTE confermato l'esigenza che lo Stato Italiano debba conformarsi  a quanto stabilito dalla CEDU dando attuazione all'art. 11 della Convenzione stessa.

L'Inps ha emanato la circolare che spiega come saranno ricalcolati gli assegni diventati troppo "pesanti" in seguito all'applicazione della riforma Fornero. A prevederlo è la legge di Stabilità dello scorso dicembre, ma l'operazione parte solo ora. Così chi nel frattempo ha ricevuto più del dovuto dovrà restituirlo.

Celebrata la giornata di azione mondiale contro le spese militari, che nel 2014 sono arrivate a sfiorare la cifra complessiva di 1800 miliardi di dollari. Anche le organizzazioni della Rete italiana per il Disarmo si mobilitano per una campagna informativa

Ieri in tutto il mondo si è celebrata, da parte di centinaia di associazioni della società civile, la Giornata globale di azione contro le spese militari (GDAMS – Global Day of Action against Military Spending). Un evento promosso in particolaredall’International Peace Bureau, organismo vincitore del premio Nobel per la pace nel 1910, che prevede diversi modi per declinare l'opposizione alle spese militari.

Fin da giugno le pensioni e tutte le altre prestazioni dell’Inps verranno versate il primo del mese. Ad annunciarlo in un’intervista a Repubblica è il presidente dell’istituto di previdenza,Tito Boeri. Che intanto si appresta a sottoporre all’esecutivo le sue proposte di modifica alla legge Fornero: flessibilità sull’età di uscita dal lavoro, reddito minimo agli over 55, ricalcolo con ilmetodo contributivo delle vecchie pensioni con l’ipotesi di tagliare quelle “molto alte” per coprire eventuali esigenze finanziarie del sistema previdenziale.

L’Inps ha diramato la circolare n. 74 del 10 aprile con cui fornisce chiarimenti in merito alle nuove disposizioni previste dalla legge stabilità 2015 per i soggetti che accedono alla pensione anticipata ad un’età inferiore ai 62 anni.

In particolare la legge di stabilità 2015 ha previsto che per le pensioni anticipate decorrenti dal 1° gennaio 2015 non trovano applicazione le disposizioni in materia di riduzione percentuale dei trattamenti pensionistici,  limitatamente ai soggetti che maturano il previsto requisito di anzianità contributiva entro il 31 dicembre 2017.

Cosa accade se le "note caratteristiche" del militare, predisposte da un Ufficiale Superiore, manifestano un'ostilità verso chi deve essere valutato?

Di una simile vicenda si è occupato il TAR Lazio (sentenza n. 4291/15) che ha preso in esame un caso in cui il soggetto compilatore delle note avrebbe dovuto astenersi siccome prevenuto verso il soggetto che doveva essere valutato.

L’allarme sicurezza lanciato dai sindacati di Polizia sul progressivo depauperamento degli uffici, colpa spending rewiev blocco assunzioni e tourn over di fatto inesistente, altro non è che figlio, non solo della perdurante crisi economica che ci ha investito e da cui non sappiamo come ne usciremo, ma anche del pressappochismo e della confusione con cui la politica da anni affronta la questione sicurezza.
Se riprendessimo i dati emersi dalla ricerca dell’ Espresso, mettersi le mani nei capelli sarebbe il minimo: il 99% dei reati predatori (alias furti in abitazione) restano impuniti.
Solo questo dato dovrebbe far riflettere su quale sia la direzione cui si muove il presunto progetto sicurezza: nessuno.
Mentre ci si affanna a decretare in via d’urgenza una legge sul reato di tortura, dove serviva essere svergognati per l’ennesima volta dalla Comunità Europea, sul campo della sicurezza e nei confronti dei suoi operatori si lavora a casaccio.

Il decreto attuativo sul banus bebè  è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 10 aprile 2015, sarà quindi possibile tra pochi giorni presentare all'inps in via telematica la domanda per avere diritto a quanto stabilito per i nuovi nati a partire dal 1 gennaio 2015 e fino al 31 dicembre 2017.

Molti, secondo il Gen. Termentini,(1)  i “buchi neri” nell’ermeticità delle Linee Guida. ""In particolare - afferma -  nel settore della formazione ed in quello della rappresentanza militare. Per quanto attiene all’aspetto addestrativo poco viene detto e con ogni probabilità poco spazio troverà nella stesura finale del Libro Bianco. Si parla solo di “elemento umano che è e rimarrà centrale in ogni soluzione potenzialmente individuabile al fine di rendere pienamente efficace il modello valoriale ed operativo che sarà definito appare ineludibile interrogarsi sulla coerenza, attualità ed economicità dell’attuale impostazione formativa ….”. Concetti ermetici che poco o nulla dicono.

Nulla è specificato sul diritto dei militari di poter avere una rappresentanza sindacale, disattendendo un aspetto importante della futura riorganizzazione di FFAA del futuro, destinate ad avere un ruolo attivo in una democrazia moderna. Tutto ciò  nonostante che i diritti sindacali rappresentano una legittimità costituzionale anche per i militari e nonostante i pronunciamenti della Corte Europea dei diritti umani che ha depositato due sentenze affermando in entrambe la violazione dell’Articolo 11 della Convenzione europea dei diritti dell’uomo da parte degli Stati che vietano la costituzione di sindacati o di associazioni professionali tra i militari....In tema di peculiarità...."L’articolo 68 delle Linee Guida esprime, piuttosto, un concetto arcaico laddove tratta il riconoscimento della peculiarità militare con una frase che non è azzardato definire sibillina:  “riconoscendo a tale condizione una differenza tanto  marcata dal pubblico impiego da superare il rapporto di genere e specie che fino ad ora ha condizionato entrambi i domini”. Una dichiarazione di principi che lascia intendere l’intenzione dell’assoluta esclusione della possibilità dell’istituzione di un sindacato militare che garantisca dignità e morale al nostro personale. Si è preferito, invece, ritornare su un concetto arcaico, quello di   “superare il rapporto di genere e di specie” che rimanda le FFAA indietro di almeno 20-30 anni, lasciando intendere che tutto sarà attualizzato con decisioni verticistiche senza coordinarsi  con una  rappresentanza che rappresenti l’elemento vitale di qualsiasi apparto militare, le risorse umane....."

Firmato il  9 aprile scorso il Decreto Ministeriale sul Fondo Efficienza per i Servizi Istituzionali – Anno 2014.  09 aprile 2015. Lo stesso è stato trasmesso all’Ufficio centrale del bilancio presso il Ministero della Difesa per la successiva registrazione. Nella nota di trasmissionefirmata dal capo del I reparo di SMD,  si dispone di: "" adottare tutte le discendenti azioni di rispettiva competenza affinché il Fondo in oggetto sia pagato al personale con ogni consentita urgenza"".

Il sindacato solleva il problema delle condizioni in cui si troverà ad operare il personale della polizia ( Logistica, turni, reperibilità, sicurezza, orari per il vitto ecc. ), lamentando l'assoluta mancanza di confronto con le organizzazioni che rappresentano gli operatori. 

Il 2 aprile scorso, il CoCeR della Guardia di finanza ha approvato all’unanimità due delibere relative al pagamento della cd una tantum, ossia quella misura economica finalizzata a ristorare in parte i Finanzieri colpiti dal blocco retributivo nel quadriennio 2011-2014.

Con le suddette delibere, tutti i delegati del CoCeR chiedono il pagamento dell’una tantum relativa al 2014 e, contemporaneamente, il recupero delle somme già liquidate a tale titolo agli Ufficiali dirigenti nel triennio 2011-2013.

D.P.C.M. 27 febbraio 2015 (in G.U. n. 83 del 10 aprile 2015) - Disposizioni necessarie per l'attuazione dell'articolo 1, comma 125, della legge 23 dicembre 2014, n. 190 ... che prevede un assegno al fine di incentivare la natalità e contribuire alle spese per il suo sostegno.

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