Periodico di informazione delle Forze Armate, Forze di Polizia e Pubblico Impiego

Dopo 10 anni, governo e rappresentanze del lavoro si sono ritrovate al Ministero della Funzione Pubblica, per il primo incontro sul rinnovo contrattuale 2016/2018 del Comparto Sicurezza e Difesa.

Per le rappresentanze erano presenti i sindacati della Polizia di Stato, della Polizia Penitenziaria, i Cocer di Carabinieri, Guardia di Finanza, Esercito e Marina.

La Parte Pubblica era presieduta dal sottosegretario alla Funzione Pubblica Angelo Rughetti. Per il Dipartimento della Pubblica Sicurezza era presente il Vice Capo della Polizia Prefetto Alessandra Guidi.

Pur trattandosi di un incontro che ha inteso segnare la formalità dell’apertura del tavolo, è emerso da subito come non vi sia certezza sulle risorse che il Governo intende mettere sul tavolo. La Parte Pubblica ha chiarito di voler investire sul Comparto Sicurezza e Difesa e che la legge di bilancio del 2018 prevederà ulteriori risorse -rispetto a quanto già stanziato e spacchettato con Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri, anche per ulteriori assunzioni – per arrivare agli 85 euro mensili medi di aumento, previsti dall’accordo tra governo e sindacati confederali del 30 novembre 2016.

La Parte Pubblica ha ribadito che il percorso per il rinnovo contrattuale dovrà tenere insieme specificità del Comparto e quadro d’insieme per la gestione dei pubblici impiegati.

Il Silp Cgil è intervenuto ponendo l’accento sull’esiguità delle risorse previste: dopo gli anni di blocco che hanno causato tagli per 4 miliardi di €, la retribuzione di base dovrebbe esser aumentata di almeno 250€ mensili.  Sono stati inoltre posti all’attenzione il trattamento accessorio, il valore della retribuzione oraria straordinaria e lo stesso lavoro straordinario, la necessità di una parte normativa all’altezza dei giusti diritti, l’istituzione della previdenza complementare.

Non è passata inosservata l’assenza di ministri al tavolo.
Restiamo infine molto contrariati per lo sbilanciamento che si è determinato verso la dinamica militare, dato che le rappresentanze del Corpo Forestale dello Stato non esistono più.

Il sottosegretario Rughetti, in chiusura, ha chiarito la volontà di aprire il contratto con un percorso di cose già fatte, con tutta la Pubblica Amministrazione coinvolta nei rinnovi.  Resta l’urgenza di intervenire, dato che il contratto ha ripercussioni dirette per la sicurezza del Paese.
Sulle risorse, il Governo intende iniziare a negoziare da subito in modo da arrivare ad una legge di Stabilità che sia suggello degli obbiettivi e delle intese raggiunte. Gli 85€ rappresentano il valore economico complessivo. Potrebbero esserci le condizioni per chiudere entro la fine dell’anno, per rendere operativo il contratto dall’inizio del 2018.

I lavori proseguiranno dopo la pausa estiva, con la presenza dei titolari dei dicasteri. Nel frattempo vi saranno scambi di materiali tra le parti e un calendario di ipotesi dei lavori.

Lo si legge in un comunicato del sindacato di polizia Silp Cgil.

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Sindacati ffpp