Periodico di informazione delle Forze Armate, Forze di Polizia e Pubblico Impiego

Continua a Palazzo Vidoni la trattativa sul rinnovo contrattuale del comparto sicurezza e difesa. La riunione di ieri 17 gennaio 2017 ha fatto registrare qualche passo avanti, in particolare nel settore sicurezza, ma l’accordo non è ancora stato raggiunto.

Con la consegna delle Tabelle (preleva qui le Tabelle) relative alla trattamento economico fisso, la parte pubblica ha chiarito di aver accolto le richieste della stragrande maggioranza delle rappresentanze: il 90% delle risorse va infatti sul trattamento fisso con una distribuzione bilanciata tra tra Parametro e IMP che garantisce aumenti più omogenei, in favore delle posizioni iniziali della scala gerarchica.

Si tratta di incrementi del trattamento economico fisso che dal 01.01.2018 vanno da 80 euro a 105 euro (per 12 mensilità più la tredicesima) cui va aggiunta (meglio non va sottratta) l’Indennità di Vacanza Contrattuale attualmente in godimento. Inutile precisare (è scontato) che le annualità 2016 e 2017 saranno liquidate con un importo arretrato una tantum dell’ordine di 500/600 euro lordi a seconda della posizione.   

Il Governo, accogliendo una richiesta avanzata in particolare del Co.Ce.R. Guardia di Finanza, ha inoltre messo sul piatto la disponibilità a concertare in questa sessione le risorse della specificità.

Rimangono da sciogliere i nodi relativi alla destinazione del 10% delle risorse contrattuali residuali (circa 65 mln di euro complessivi, di cui 50 in quota Forza di Polizia) e della specificità (50 milioni di euro per il 2018, per il 2019 e 150 dal 2020) ed alla c.d. parte normativa.

In questo contesto le priorità sono diverse tra mondo sicurezza e mondo difesa.

La componente sicurezza infatti si è concentrata sulla destinazione delle risorse residue. La maggioranza delle rappresentanze delle Forze di Polizia ha respinto la proposta di utilizzare il residuo dei fondi contrattuali (anche se calcolata sulla situazione “più favorevole” 2015) per coprire l’adeguamento della misura del lavoro straordinario ed hanno chiesto di coprire quell’onere con risorse extra-contrattuali/specificità o con la riduzione del monte ore per liberare tutte le risorse disponibili per finanziare F.E.S.I. e normativo. In buona sostanza, se questa condizione venisse accolta, ci sarebbe la disponibilità ad accettare la soluzione di sbloccare immediatamente la parte economica trattando immediatamente dopo la parte giuridico-normativa, al fine di mettere al più presto (altrimenti se ne parlerà al meglio a fine anno) nelle tasche del personale ed al sicuro da turbolenze politico-elettorali le poche risorse a disposizione.

La componente Difesa (in particolare Co.Ce.R. AM e MM) si è al contrario concentrata sulla questione “parte normativa-giuridica” che ritiene fondamentale ed imprescindibile e per questo non sembrerebbe intenzionata ad accettare lo spacchettamento dei DPR.

Il Tavolo è stato aggiornato a lunedì 22 gennaio 2017

Redazione Ficiesse.it

Argomento: 
Attualità e Politica