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Alla vigilia dell'attacco militare Usa in Siria, gli scenari di crisi in Medioriente sono stati oggetto dell'analisi del Consiglio Supremo di Difesa, presieduto al Quirinale dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.È stato anche  fatto il punto sui lavori per l'attuazione del Libro Bianco della Difesa. Il Disegno di Legge per l'emanazione di alcuni provvedimenti prioritari e per la delega a successivi specifici dispositivi legislativi delle materie e degli argomenti di più complessa articolazione è attualmente all'esame della 4^ Commissione Difesa del Senato, in sede referente.Il comunicato del Quirinale

 

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha presieduto, al Palazzo del Quirinale, una riunione del Consiglio Supremo di Difesa.

Alla riunione hanno partecipato: il Presidente del Consiglio dei Ministri, On. Paolo Gentiloni; il Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, On. Angelino Alfano; il Ministro dell'Interno, Sen. Marco Minniti; il Ministro della Difesa, Sen. Roberta Pinotti; il Ministro dell'Economia e delle Finanze, Prof. Pier Carlo Padoan; il Ministro dello Sviluppo Economico, Dott. Carlo Calenda; il Capo di Stato Maggiore della Difesa, Gen. Claudio Graziano. 

Hanno altresì presenziato la Sottosegretaria di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, On. Maria Elena Boschi; il Segretario Generale della Presidenza della Repubblica, Dott. Ugo Zampetti; il Segretario del Consiglio Supremo di Difesa, Gen. Rolando Mosca Moschini. 

Il Consiglio ha esaminato i mutamenti di recente intervenuti negli scenari globali e la loro prevedibile incidenza sui teatri di crisi, sulle Organizzazioni Internazionali e sull'Unione Europea. Le maggiori criticità restano localizzate nella regione euro-mediterranea e medio orientale, ove si concentra gran parte dei conflitti e delle aree di instabilità. 

L'assetto istituzionale dell'Unione e l'azione politica dei Paesi membri sono sempre più determinati dalle sfide dettate dal contesto esterno, da cui dipendono e prevedibilmente dipenderanno la sicurezza del Continente e il suo sviluppo economico e sociale. Un'Unione forte e coesa oltre che una scelta è una necessità. Vi è quindi bisogno che l'Europa assuma il ruolo centrale nella governance globale che le è proprio per storia, cultura e peso economico.

Nella prospettiva di una piena integrazione europea, i principali Paesi membri devono assumere una posizione politica unitaria per poter far fronte, con visione ampia e in maniera non frammentaria e settoriale, alle esigenze di sicurezza dettate dagli scenari attuali e, in particolare, per perseguire con successo la stabilizzazione del Medio Oriente e del Nord Africa. 

La volontà politica di affrontare unitariamente i teatri di crisi è l'indispensabile presupposto delle iniziative per la messa a punto di idonee iniziative.

Le sinergie e le economie di scala realizzabili attraverso nuove forme di integrazione di unità, comandi e supporti in ambito europeo potrebbero permettere all'Unione di potenziare le proprie capacità di intervento e di colmare, almeno in parte, il gap in termini di assetti militari che ora accusa in seno alla NATO nei confronti dell'alleato USA.

Il Consiglio ha preso atto dell'andamento delle missioni internazionali e dello sviluppo delle relative operazioni militari. 

Nel teatro siro-iracheno, i processi negoziali in corso e le predisposizioni della Comunità Internazionale per la stabilizzazione post-ISIS e la ricostruzione della regione necessitano di ulteriori impulsi, al fine di individuare soluzioni che tengano conto della complessa realtà locale.

In Libia, il processo negoziale di riconciliazione avviato dalle Nazioni Unite con l'accordo di Skhirat stenta a consolidarsi, per il persistere della conflittualità interna e la crescente rivalità tra le principali componenti in campo. Il Consiglio ha pienamente condiviso l'iniziativa italiana di sottoscrivere un memorandum di intesa con il Consiglio Presidenziale del Governo di Tripoli nonché specifici accordi con le diverse entità interne al tessuto tribale libico per meglio controllare i confini meridionali del Paese e i flussi migratori. Ha altresì espresso apprezzamento per l'accordo bilaterale raggiunto con il Niger.

È stato fatto il punto sui lavori per l'attuazione del Libro Bianco della Difesa. Il Disegno di Legge per l'emanazione di alcuni provvedimenti prioritari e per la delega a successivi specifici dispositivi legislativi delle materie e degli argomenti di più complessa articolazione è attualmente all'esame della 4^ Commissione Difesa del Senato, in sede referente.

Argomento: 
Attualità e Politica