Periodico di informazione delle Forze Armate, Forze di Polizia e Pubblico Impiego

"Gli emendamenti presentati in Commissione affari costituzionali dal Partito Democratico e che si apprestano ad essere votati rappresentano uno scacco al processo democratico di ristrutturazione delle forze armate e forze di polizia". Lo denunciano, in una nota i delegati del Cocer Interforze Antonsergio Belfiori, Alfio Messina, Marco Cicala, Antonello Ciavarelli e Sergio Belviso.
 
"In sostanza - spiegano nella nota - l' emendamento divide in due il comparto difesa e sicurezza in barba alla legge vigente più volte richiamata dal Parlamento, parti politiche e magistratura e viola il principio di equi-ordinazione tra le forze armate e le forze di polizia ovvero che tutti gli operatori della difesa e della sicurezza sono parificati sia per ordinamento che per retribuzione".
 
"Se passasse tale principio - avvertono - si accenderebbe una guerra fratricida tra gli operatori del comparto in aggiunta a quella ' fredda' in essere con l' attuazione del Libro Bianco della Difesa. In queste mascherate riforme si nascondono insidie e incertezze. Seppur riconoscendo la bontà dei propositi delle riforme volte ad ottimizzare le risorse, ci saremmo aspettati la medesima solerzia del Governo nel rinnovare i contratti del personale bloccati dal 2009 e per i quali la Corte Costituzionale ha sancito l' illegittimità del provvedimento che blocca la contrattazione economica di tutto il pubblico impiego. Il Partito Democratico, con questa operazione, si dimostra davvero distante dalle problematiche del personale militare e piegato a logiche ai più sconosciute".

Argomento: 
Difesa