Periodico di informazione delle Forze Armate, Forze di Polizia e Pubblico Impiego

Archivio Mensile delle news

Il Co.Ce.R. GDF ha licenziato tre delibere in merito a:

1) parere favorevole alla bozza di decreto ministeriale per la distribuzione del fondo efficienza servizi istituzionali FESI 2015 con invito all'apertura di un tavolo tecnico per ridiscutere il fondo dal 2016; partono così le procedeure la definizione del pagamento del fondo 2015;

2) parere favorevole al compendio sul trattamento accessorio con un unica osservazione relativa alla maggiorazione delle indennità operative c.d. trascinamento;

3) invito ad emenare in tempi rapidi le disposizioni relative alla distribuzione del fondo di potenziamento 2016 (10 milioni).

L’altro ieri su tutte le tv, radio e giornali abbiamo assistito alla visita del segretario di Stato americano John Kerry a Roma, ufficialmente per promuovere maggiori sforzi alla coalizione nella lotta al terrorismo. Il Governo italiano nelle parole del Ministro Gentiloni ha affermato che“..l’Italia è pronta sulla Libia a fare la sua parte..». Come nelle migliori tradizioni, nella conferenza Stampa ci sono state due notizie, una buona e una cattiva. Quella buona è stata data la risposta ufficiale che la ditta italiana (Trevi SPA di Cesena) avrà l’appalto dei lavori di ristrutturazione della diga di Mosul (a 50 km dalla città),quella cattiva è che la sicurezza del cantiere toccherà alle truppe italiane.

Fa discutere da giorni la proposta emendativa con cui diversi parlamentari hanno richiesto di prorogare di un anno, ovvero fino al 30 maggio 2017, il mandato degli attuali componenti in carica del Consiglio Centrale Interforze della Rappresentanza Militare, nonché del consigli centrali, intermedi e di base delle Forze Armate, quindi anche dei Carabinieri e del Corpo della Guardia di Finanza.

E’ motivo di confronto tra i delegati della stessa rappresentanza, tra il personale del comparto difesa, fa discutere ed intervenire gli osservatori abituali delle vicende dei militari e, tutto sommato l’argomento sembra anche coinvolgere od interessare in modo bipartisan qualche politico.

Il Presidente della Regione Sardegna Pigliaru incontra mercoledì 3 febbraio i sindaci e le sigle sindacali civili interessati dalla ipotetica chiusura dell'aeroporto militare di Decimomannu per fare il punto sulla vertenza aperta circa un anno fa. In attesa di convocazione i rappresentanti del personale militare....

Esercito: 2° bando per il reclutamento nell'Esercito di 1.750 VFP1 per incarico/specializzazione che sarà assegnato/assegnata dalla Forza Armata.

Data di pubblicazione: 2 febbraio 2016
Data scadenza: 3 marzo 2016

Prima dell’entrata in vigore (al 1° gennaio 2013) dell’art. 1, co. 163, l. 24 dicembre 2012, n. 228 - che ha introdotto il comma 1-bis nell’art. 1, l. 29 marzo 2001, n. 86 - spetta al personale militare l’indennità di trasferimento prevista dal comma 1 del medesimo articolo, a seguito del mutamento della sede di servizio dovuto a soppressione (o diversa dislocazione) del reparto di appartenenza (o relative articolazioni), anche in presenza di clausole di gradimento (o istanze di scelta) della nuova sede, purché ricorrano gli ulteriori presupposti individuati dalla norma, ovvero una distanza fra la nuova e l’originaria sede di servizio superiore ai 10 chilometri e l’ubicazione in comuni differenti.

Il decreto del Governo sul rimborso pensioni sarà valutato dalla Corte Costituzionale, chiamata a stabilirne la legittimità: i magistrati del tribunale di Palermo hanno dato infatti ragione a un pensionato che ha presentato ricorso contro il cosiddetto bonus Poletti, con cui l’Esecutivo ha stabilito la parziale restituzione della mancata rivalutazione delle pensioni, in seguito alla bocciatura (sentenza 70/2015) della stessa Consulta del blocco 2012-2013 degli adeguamenti per i trattamenti superiori a tre volte il minimo, previsto dalla Riforma Fornero (Dl 201/2011). Il decreto 65/2016, però, ha recepito soltanto in parte la sentenza con un mini-bonus di agosto, per poi prevedere un nuovo meccanismo di rivalutazione dal 2016.

La società non può limitarsi a preavvisare il lavoratore prossimo alla pensione delle ferie non godute e maturate, anche negli anni passati, solo pochi mesi prima del collocamento a riposo, altrimenti sarà tenuta a pagargli la dovuta indennità.
 
Infatti, in relazione alla funzione di recupero delle energie fisiche e psichiche da parte del lavoratore, le ferie annuali devono essere godute entro l'anno di lavoro e non successivamente; una volta decorso l'anno di competenza, il datore di lavoro non può imporre al lavoratore di godere effettivamente delle ferie né può stabilire il periodo nel quale deve goderle, ma è tenuto al risarcimento del danno.

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