Periodico di informazione delle Forze Armate, Forze di Polizia e Pubblico Impiego

Anche Forza Italia presenta il sesto disegno di legge in tema di Riforma della Rappresentanza Militare (a.c. 2748) a firma di Giovanna Petrenga e Antonio Martino (già ministro della Difesa nel II e III Governo Berlusconi). Il testo si aggiunge a quelli D’Arienzo (PD), Scanu (PD),Corda (M5S), Duranti (SEL) e Cirielli (FdI) presto al vaglio del Comitato Ristretto nominato dalla IV Commissione Difesa della Camera.

Stupisce (in positivo) il fatto che il testo di Forza Italia si presenti più progressista rispetto al passato (ricordiamo i testi proposti nelle scorse da Ramponi e co.), tenga in debita considerazione le recenti sentenze della CEDU in tema di diritti dei militari e garantisca una certa autonomia tra i comparti sicurezza e difesa. Si spera che questo cambio di atteggiamento non sia dovuto solo al fatto che adesso Forza Italia sia all’opposizione.

La Commissione Difesa, quindi, dovrà esaminare le seguenti propose di legge:due (Sel e M5S) che prevedono il sindacato, una (Cirielli) molto conservatrice,altre due (Forza Italia e D’Arienzo) che prevedono il diritto di associazione e diversi aspetti piuttosto progressisti e l’ultima del PD (Scanu + altri) che, al contrario di quanto appena descritto per il PDL di Forza Italia, si presenta piuttosto conservatrice, anche rispetto al testo presentato dal PD nella scorsa legislatura (a prima firma dell’attuale Ministro Pinotti).Come dire, quando il PD è al Governo non è così progressista come quando è all’apposizione.

Il dibattito sarà sicuramente molto serrato, ma è evidente che il testo che dovrà uscire dal Comitato Ristretto, deve tener conto delle recenti sentenze della CEDU (anche alla luce del fatto che la  Francia non le intende impugnare). Auspichiamo, pertanto, che anche il PD “riveda” la propria posizione ed apra al diritto di associazione ed al superamento della logica interforze

Francesco Zavattolo 

Segretario generale FICIESSE

FONTE: FICIESSE:IT

Argomento: 
Delibere