Periodico di informazione delle Forze Armate, Forze di Polizia e Pubblico Impiego

 Le informazioni riportate sulle ricette mediche e sui certificati sanitari contengono dati sensibili e, pertanto, è doveroso garantire la riservatezza dei pazienti.

Lo sottolinea il Garante della Privacy in un comunicato che sottolinea come sia ancora possibile lasciare le ricette sanitarie presso studi medici e farmacie per il ritiro da parte dei pazienti, purché protette da buste chiuse in modo tale che i dati personali non siano visibili a tutti.

«Lasciare ricette e certificati alla portata di chiunque o perfino incustodite, in vaschette poste sui banconi delle farmacie o sulle scrivanie degli studi medici, viola la privacy dei pazienti.»

L’Autorità per la Privacy - attraverso il comunicato diffuso il 14 novembre 2014 - precisa che la protezione dei dati contenuti nelle ricette e nei certificati medici diventa necessaria soprattutto nei casi in cui il ritiro non viene effettuato dal diretto interessato ma da un suo delegato.

Da parte del Garante, inoltre, saranno avviati controlli ispettivi per verificare il rispetto delle regole di tutela della privacy dei pazienti nel settore sanitario, tuttavia si tratta soprattutto di valutazioni relative alle banche dati sanitarie che non riguardano strettamente quanto avviene all’interno dei singoli studi medici.

 

Argomento: 
Attualità e Politica