Periodico di informazione delle Forze Armate, Forze di Polizia e Pubblico Impiego

Disappunto e  irritazione è stata manifestata da alcuni esponenti della Commissione Difesa (M5S, SEL e V.Presidente Artini - Alternativa libera)  per la presenza del capo Ufficio Legislativo del Ministero della Difesa, Gen. Paolo Romano, durante le audizioni con esperti ed esponenti del mondo accademico, nell'ambito del dibattito parlamentare sulla riforma della rappresentanza militare.

Esperti  auditi a seguito della sentenza della Corte Europea dei diritti dell'uomo (che ha dichiarato illegittimo il divieto di associazione professionale per i militari francesi),  i quali hanno AMPIAMENTE confermato l'esigenza che lo Stato Italiano debba conformarsi  a quanto stabilito dalla CEDU dando attuazione all'art. 11 della Convenzione stessa.

Le audizioni rappresentano  " uno dei mezzi con cui le Commissioni parlamentari possono raccogliere le informazioni o i pareri necessari a svolgere correttamente la propria attività istituzionale.

Se la commissione parlamentare è l'organo che richiede l'audizione parlamentare, diversi invece possono essere i soggetti destinatari di tale richiesta. Così, ad esempio, i rappresentanti del governo possono essere chiamati a fornire informazioni e chiarimenti sulle materie di propria pertinenza. Tramite il ministro competente, la commissione può ottenere anche la convocazione di singoli funzionari e amministratori al fine di ottenere notizie di natura più specifica o tecnica. Nel corso di un'indagine conoscitiva è inoltre possibile ascoltare anche il parere di "esperti" della materia..."].(così si legge su .wikipedia).

Ebbene, a quale titolo il capo dell'Ufficio legislativo della Difesa era presente alle audizioni? Da chi è stato invitato e da chi  autorizzato a partecipare?

Negli ambienti vicini al Ministro della Difesa Pinotti si smentisce che il gen. Romano fosse, in quella sede, "espressione" del governo, bensì come  esperto convocato dalla commissione. (DA CHI?)

Non sono mancate le reazioni negative e preoccupate tra il personale militare, associazioni, esponenti sindacali, delegati del Cocer.

Legittima la domanda: la "sintesi" a cui dovrà arrivare il comitato ristretto della Commissione deve accontentare le esigenze dello Stato Maggiore della Difesa o rispettare quelle dei lavoratori militari in aderenza a quanto stabilito dagli organismi di giustizia europea?

Argomento: 
Difesa