Periodico di informazione delle Forze Armate, Forze di Polizia e Pubblico Impiego

Lunghe trattative durate mesi, intensificatesi negli ultimi giorni e ore finché la scelta è caduta sul generale Giovanni Nistri, (in foto), che il Consiglio dei ministri ha nominato comandante dell’Arma dei Carabinieri. Da metà gennaio sostituirà Tullio Del Sette che dopo un mandato triennale, compresa la proroga avuta all’inizio di quest’anno, andrà in pensione.

Il dipendente pubblico non può svolgere lavoro intermittente o a chiamata e questo principio è valido anche se l’attività non è retribuita. È questa la conclusione della Corte di cassazione, sezione lavoro, che, con la sentenza n. 28797/2017, ha confermato la legittimità del licenziamento disciplinare irrogato a un dipendente pubblico il quale, fuori dall'orario di servizio, svolgeva prestazioni in favore di terzi tramite questa tipologia lavorativa.

"Un risultato storico. Un contratto che da più diritti e archivia la legge brunetta". Così la segretaria generale della Fp Cgil, Serena Sorrentino, commenta la sigla della pre intesa per il rinnovo del contratto degli Statali, aggiungendo che: "Dopo oltre nove anni finalmente restituiamo un contratto nazionale ai lavoratori pubblici, il primo che sottoscriviamo è quello delle Funzioni Centrali che riguarda i lavoratori dei ministeri, delle agenzie e degli enti pubblici non economici". 

L’Inps nella circolare n. 186 del 2017 ha comunicato che sarà addebitato sulle pensioni di gennaio e febbraio 2018 un conguaglio negativo. Si tratta del recupero del conguaglio di perequazione dell’anno 2015 pari allo 0,1% della pensione annua lorda.

Quando la morte di un lavoratore è causata da un tumore professionale, inserito nella tabella Inail, l’Istituto assicuratore non può negare il diritto alla rendita ai superstiti basandosi su altri fattori extralavorativi, che possono solo aver contribuito all’esito fatale. Con la sentenza n. 29767/17 del 12  dicembre, la Cassazione interviene nuovamente in modo inequivocabile a riaffermare che di fronte alla certezza dell’esposizione a inquinanti tossici, definiti come cancerogeni, non si può negare l’origine lavorativa della patologia tumorale  e l’Inail non può sottrarsi dall’obbligo di provare l’insussistenza del nesso causale, così come prevede la normativa. In particolare, con questa sentenza, l’Alta Corte ha rigettato la tesi, secondo la quale, il tabagismo può inficiare la prova dell’origine professionale del tumore ai polmoni, riconoscendo il diritto alla rendita Inail agli eredi di un dipendente di una azienda produttrice di macchine agricole, addetto ai forni, alle forge e alla saldatura dei metalli, dal 1963 al 1993.

Proseguono le anticipazioni riguardo il contratto degli statali. Restano aperti  nodi assai ingenti come le cifre sugli aumenti e le “novità” sui regolamenti nuovi della Pubblica Amministrazione. Ad esempio tra i temi in ballo ci sono «il tetto agli straordinari e la durata minima della pausa pranzo, con l'ipotesi di accorciare da 30 a 10 minuti. Intanto è stato fissato a sette euro il valore del buono pasto per tutti i quasi 250 mila dipendenti del comparto (ministeriali, agenzie fiscali e parastato)».

Come aumentano le pensioni nel 2018: dal trattamento minimo all’assegno sociale, dalla pensione d’invalidità alle prestazioni dirette.

Il bonus una tantum riconosciuto dal riordino delle carriere per i ruoli apicali non è stato ancora pagato agli aventi diritto. A fare chiarezza ci ha pensato il Ministero dell’Interno con una nota in cui vengono chiariti alcuni aspetti riguardanti l’assegno.

Ecco quanto dichiarato dal Ministero dell’Interno in merito alla data di pagamento, più tutte le informazioni sui beneficiari e gli importi del contributo.

Quando verrà pagato il bonus?

 di Francesco Zavattolo - La proposta Scanu, relativa al passaggio della gestione delle cause di servizio dalla medicina militare all’Inail, magicamente, anche dopo il nostro intervento, è stata migliorata rispetto alla precedente versione. Per ora è salvo il diritto alla pensione privilegiata e all’equo indennizzo. Ma vediamo a che prezzo.

"Con una nota ai ministri competenti abbiamo chiesto al Governo di uscire dall'assordante silenzio che fino ad oggi c'è stato sul rinnovo del contratto di lavoro del personale del comparto sicurezza e di aprire il tavolo di confronto, inspiegabilmente interrotto nello scorso mese di luglio. Oggi, mentre ancora si attende un pronunciamento sulla proposta di piattaforma contrattuale che a settembre abbiamo inviato alla funzione pubblica, veniamo a sapere che uno dei temi inseriti in quella piattaforma e che riteniamo dovesse essere materia di confronto e approfondimento durante la discussione sul rinnovo contrattuale, quello della tutela assicurativa per il personale del comparto, verrà presentato come emendamento alla legge di stabilità.

Martedì prossimo verrà illustrato in  Commissione Bilancio della Camera, dall'On. Scanu - presidente della Commissione di inchiesta sull'Uranio Impoverito -  l'emendamento alla Legge di Stabilità che interviene in materia di assistenza e previdenza e tutela della sicurezza dei militari. L'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali, sarà attuata  dall'Istituto nazionale per l'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro (INAIL). 

Banca dati INPS e posizione assicurativa dei POLIZIOTTI, circolare del TEP: gli estratti conto contributivi non risultano completi, ma si tratta di un semplice problema di aggiornamento dati che non tocca le posizioni pensionistiche. Smentiti ancora una volta certi "allarmisti" di professione.

Sul portale NoiPa si annuncia dell’accordo siglato fra il portale del MEF e le Forze Armate. Da adesso il personale delle Forze armate parteciperà, così come sta avvenendo per gli altri dipendenti della Pubblica amministrazione gestiti da Stipendi Pa, al programma cloudify - NoiPa.

Il decreto-legge n. 65 del 2015 sulla perequazione delle pensioni (il cosiddetto bonus Poletti) è legittimo perchè con esso il legislatore ha realizzato un bilanciamento non irragionevole degli interessi coinvolti: quello dei pensionati a preservare il potere d'acquisto delle proprie pensioni e le esigenze finanziarie e di equilibrio di bilancio dello Stato. E' quanto si legge nella sentenza della Consulta, depositata il 1 dicembre, il cui dispositivo era già stato reso noto il 25 ottobre.

Dal prossimo mese di gennaio la pensione tornerà a crescere di un 1,1%, grazie alla c.d. perequazione automatica. L’aumento è deciso dal dm 20 novembre, pubblicato sulla GU n. 280/2017, sulla base del quale l’Inps procederà adesso a ricalcolare gli assegni in pagamento dal prossimo mese. Come già accaduto nel passato, però, anche questa volta non tutti i pensionati riceveranno l’aumento: sarà negato, in particolare, alle pensioni che superano l’importo di 3.012 euro (poco più di 2.100 euro al netto delle tasse).

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