Periodico di informazione delle Forze Armate, Forze di Polizia e Pubblico Impiego

Il deputato del Partito democratico Paolo Bolognesi sostiene che sia “uno spreco di risorse pubbliche” la scelta della Marina militare di affidare il servizio di welfare aziendale nel corso del 2013 alla società denominata «Eudaimon» che si definisce come «l'unica in Italia con proposta completa per le soluzioni finalizzate ad agevolare la conciliazione tra vita-lavoro del personale». “Questa società – spiega Bolognesi che ha presentato una interrogazione insieme al capogruppo Gian Piero Scanu - ha ricevuto dalla Marina militare l'incarico di svolgere uno studio sulle problematiche che riguardano il benessere del personale e proporre delle soluzioni da attuare direttamente tramite servizi da affidare alla stessa società o indirettamente tramite terzi.

 Il nuovo codice dell'ordinamento militare prevede che quei compiti (assistenza morale, benessere e protezione sociale dei dipendenti) competano agli uffici-benessere della Forze armate e alle rappresentanze militari; l'articolo 1833 del decreto legislativo n. 66 del 2010, inserito nel Libro sesto, Titolo VI, prevede che le eventuali esternalizzazioni siano prioritariamente affidate ad organizzazioni costituite tra il personale dipendente, le associazioni d'arma, di categoria, e solo in ultima analisi a soggetti terzi. Secondo noi non sussistono i presupposti per affidare questo genere di incarichi, nei fatti di consulenza e gestione esterna, a titolo oneroso e la risposta alla nostra interrogazione data dal sottosegretario Rossi non ha chiarito del tutto la questione. Tra l’altro, questi servizi in genere vengono offerti a gruppi di consumatori a titolo gratuito, visto che le società ricevono in cambio la possibilità di avere contatti diretti con l’utenza. Per questo crediamo che la Corte dei Conti non lascerà passare inosservata questa vicenda”, conclude Bolognesi.

Argomento: 
Parlamento