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E’ attesa per la decisione della Corte Costituzionale sullo sblocco dei contratti del pubblico impiego e anche i militari di tutto il comparto difesa guardano con occhio vigile verso il palazzo della Consulta in piazza del Quirinale a Roma.
E’ da ormai troppi anni che i nostri contratti sono bloccati e con questo perverso meccanismo i livelli delle retribuzioni, riferite al potere d’acquisto, sono tornati ai livelli dei primi anni 2000.
La sentenza della Consulta in senso favorevole riaprirebbe i tavoli della concertazione restituendo dignità ad un intero comparto sempre pronto e in prima linea a difesa e tutela di tutti i cittadini.
Un blocco ingiustificato e non equamente ripartito pesa principalmente su una minima parte di lavoratori generalmente appartenenti alle fasce di reddito più basse. Una tale ingiustizia non può continuare ad esistere in un paese dell’Unione Europea come l’Italia dove un blocco temporaneo si è trasformato di fatto in un blocco sine die.
In un comparto come quello della Difesa dove non esistono tutele sindacali tale ingiustizia è maggiormente sofferta ed è per questo che in nome di tutti i colleghi ci auspichiamo che la Corte ponga la parola fine a questa vergogna italiana.
Antonsergio Belfiori e Alfio Messina
Delegati Nazionali dei militari (Cocer Interforze)