Periodico di informazione delle Forze Armate, Forze di Polizia e Pubblico Impiego

  

Alloggi di servizio

Venerdi 2 febbraio è stata presentata dal Capo Gruppo GRAZIANO Stefano  del PD presso la Commissione Difesa, una interrogazione a risposta scritta rivolta
al Ministro della Difesa Guido Crosetto, per “ sospendere tutti gli atti di recupero effettivi e potenziali “ anche in derivazione delle mancate vendite dopo lettera di offerta.

Apprendiamo da Agenzie Stampa che riportano notizie vicine alla Difesa, e da dichiarazioni dell’on. Andrea FRAILIS ( PD) che il Ministro della Difesa ha finalmente reso operativo sull’intero Territorio Nazionale l’Ordine del Giorno n.47.01 del Dl 73/2021 inerente al blocco degli sfratti, riguardanti gli alloggi della Difesa, fino al 31 dicembre 2021. Pertanto ogni azione eventualmente pretesa dai Comandi fino a quella data deve intendersi non conforme alle disposizioni impartite.

La Camera dei deputati con un ordine del giorno ha impegnato il governo a non intraprendere atti di recupero forzoso nei confronti degli utenti di alloggi militari, anche se titolari di concessione in atto oltre i termini di scadenza. Lo afferma Alberto Pagani, capogruppo del Pd in commissione Difesa e primo firmatario dell'ordine del giorno, sottoscritto anche da Cattoi del Movimento cinque stelle. "Si tratta di una misura piu' che ragionevole che garantisce a tantissime famiglie dal rischio concreto, in regime di pandemia, di doversi trovare da un giorno all'altro sulla strada. Un particolare da non trascurare e' che si tratta in larga misura di famiglie in difficolta' per ragioni economiche e sociali - aggiunge -. Sono sicuro che il Ministro Guerini disporra' immediatamente gli atti amministrativi necessari a garantire la tregua approvata oggi in Aula".

Il Comitato denuncia che è  in corso, quasi nell’indifferenza, prevalentemente nelle zone geografiche del Centro-Nord, una ripresa considerevole da parte della “ galassia “ dei Comandi, competente per Territorio,   degli Atti di Recupero coattivo con sgombero, alcuni già accompagnati dal relativo Verbale del Comando dei Carabinieri. In altri casi avvisi di recupero coatto.

Il 17 gennaio 2020, preceduto da un articolo già apparso nella tarda serata del 16 sul CORRIERE DELLA SERA.IT, poi pubblicata in cartaceo, sono successivamente apparsi una ventina di quotidiani che, pressochè all’unisono, con una ripetività nella forma e nei contenuti sconcertante , hanno scatenato l’inferno mediatico parlando di  oltre 3.000 le case occupate abusivamente da ex militari, figli e mogli. Si Siamo di fronte ad una campagna voluta e orchestrata ad arte....Casadiritto replica con dati e fatti 

Con la conclusione degli ultimi bandi di vendita all’asta relative agli alloggi della Difesa, emerge in tutta la sua inattaccabile evidenza, la trave dei numeri implacabile che si abbatte su chi da tanto tempo opera e mescola nel torbido, facendo finta di cavalcare un moralismo di facciata, ma in effetti, con un linguaggio di odio se la prende contro gli utenti e loro famiglie che nel rispetto nella legge, conducono da cittadini esemplari un alloggi militare.

CASADIRITTO chiede un incontro al Ministro della Difesa per esporre le  preoccupazioni degli utenti e proporre  suggerimenti sul complicato tema degli alloggi militari  affinchè,  ""dopo tanti anni si possa trovare un punto di caduta tale che si trovi la giusta misura da conciliare le aspettative e le speranze di tante famiglie con le innegabili esigenze e finalità dell’Amministrazione Difesa"".

Con un documento, che si riporta in allegato, denominato “documento di sintesi”, inviato da Stato Maggiore Difesa, 1° Reparto – Personale alla Rappresentanza Militare (COCER),  il giorno 13 agosto viene inviato  un prospetto riepilogativo delle proposte avanzate dal V Reparto di SMD al Gabinetto del Ministro, in cui si prevede- tra l'altro - l'adozione, con Decreto ministeriale, di criteri più restrittivi per la individuazione dei “sine titulo” appartenenti alle categorie protette e alle loro tutele”. Il testo del documento ed il commento di Casadiritto.

Gli ultimissimi avvenimenti delle ultime ore , riguardanti lo sfascio di un Governo che non c’è più e forse nel vero senso non c’è mai stato, non aiuta in un modo o nell’altro a chi deve risolvere i problemi e per chi i problemi debbono essere risolti, ad uscire “dall’impasse” i cui da molti anni ci hanno infilato., limitandoci al tema degli alloggi della Difesa. Gli utenti sine titulo, non certo da semplici spettatori, e spesso anche nelle sedi Istituzionali, hanno dato sempre il loro contributo , specialmente attraverso il Comitato CASADIRITTO, chiunque avessero davanti a livello Istituzionale, attraverso la ricerca di soluzioni giuste e condivise e non di interessi particolari e egoistici verso o contro altri colleghi in servizio.

""Non siamo noi ( sine titulo) - afferma il Comitato in una nota inviata - mettere in crisi il sistema alloggi di Servizio. Anzi...". Casadiritto lancia un appello per  mettere fine a questa “ guerra tra poveri “ anche perché, come noto, la vincono di solito “ i ricchi “ e  per  trovare un punto convergente di caduta condiviso, che tuteli la dignità di tanti cittadini e le esigenze dell’Amministrazione.

Pagine