Periodico di informazione delle Forze Armate, Forze di Polizia e Pubblico Impiego

Archivio Mensile delle news

La Risoluzione n. 92/E del 2015 ha fornito risposta al quesito riguardante l'indennità calcolata per il tragitto tra sede di lavoro e località di missione

Facendo seguito alla circolare n. 152 del 18 agosto 2015, con la quale l’Istituto si è occupato delle prime istruzioni operative in ordine al congedo parentale in modalità oraria previsto dal comma 1 ter dell’art. 32 del T.U., l’INPS  – con il Messaggio  del 3 novembre 2015 - fornisce alcune precisazioni circa l’incumulabilità del congedo parentale ad ore con altri permessi o riposi disciplinati dal T.U. maternità/paternità.

Tale incumulabilità risponde all’esigenza di conciliare al meglio i tempi di vita e di lavoro utilizzando il congedo in modalità oraria essenzialmente nei casi in cui il lavoratore intenda assicurare, nella medesima giornata, una (parziale) prestazione lavorativa.

E' stato pubblicato il 4 novembre il nuovo bando per reclutare, in tutta Italia, 1750 ragazzi (uomini e donne), dai 18 ai 25 anni, per diventaremilitari in ferma prefissata di 1 anno(acronimo VFP1). La scadenza del bando è stata fissata al 3 dicembre 2015.

“Non per cassa ma per equità”. E' il titolo che il presidente dell'Inps, Tito Boeri, ha scelto per la sua proposta di riforma delle pensioni. Si tratta di un insieme di provvedimenti illustrati in un documento di 69 pagine e basati su tre pilastri: la riduzione dell'età pensionabile a 63 anni e 7 mesi (dagli attuali 66 e 7 mesi), la creazione di un reddito minimo per chi ha più di 55 anni ed è in condizioni di povertà, il taglio alle pensioni d'oro e ai vitalizi dei politici, quando risultano sproporzionati alla contribuzione versata. Il documento di BOERI.

Per il secondo anno consecutivo, il governo vuole ridurre il Fondo Patronati. In barba al milione di firme raccolte con la petizione promossa lo scorso anno da Acli, Inas, Inca e Ital contro lo smantellamento del diritto alla gratuità della tutela previdenziale e socio assistenziale di questi istituti, la legge di Stabilità 2016 ripropone una diminuzione di 48 milioni di euro per ciascun anno del prossimo triennio che, sommati ai 35 milioni di euro definiti dalla scorsa finanziaria e  ad altri 35 che andrebbero a incidere sull'attività già svolta, raggiungono la cifra di 284 milioni di euro, pari a quasi il 70 per cento del fondo complessivo di un anno destinato a questi istituti.

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