Periodico di informazione delle Forze Armate, Forze di Polizia e Pubblico Impiego

L’allarme sicurezza lanciato dai sindacati di Polizia sul progressivo depauperamento degli uffici, colpa spending rewiev blocco assunzioni e tourn over di fatto inesistente, altro non è che figlio, non solo della perdurante crisi economica che ci ha investito e da cui non sappiamo come ne usciremo, ma anche del pressappochismo e della confusione con cui la politica da anni affronta la questione sicurezza.
Se riprendessimo i dati emersi dalla ricerca dell’ Espresso, mettersi le mani nei capelli sarebbe il minimo: il 99% dei reati predatori (alias furti in abitazione) restano impuniti.
Solo questo dato dovrebbe far riflettere su quale sia la direzione cui si muove il presunto progetto sicurezza: nessuno.
Mentre ci si affanna a decretare in via d’urgenza una legge sul reato di tortura, dove serviva essere svergognati per l’ennesima volta dalla Comunità Europea, sul campo della sicurezza e nei confronti dei suoi operatori si lavora a casaccio.
Ben venga il reato di tortura, ma contestualmente vengano varate delle norme che tutelino donne e uomini delle FFOO, regole di ingaggio precise e range entro quali muoversi operare in sicurezza e nel rispetto dei cittadini, che nelle FFOO devono nutrire rispetto ma anche fiducia.
Non si capisce verso quale direzione vada la sicurezza e quali obiettivi si perseguano. Il terrorismo internazionale? La lotta al l’immigrazione? Il commercio abusivo? La prostituzione? Ce lo dicano. Siano chiari una vota per tutte. Non possono pretendere di avere una Polizia generalista ma che operi esclusivamente a seconda delle emergenze e dei sussulti emotivi che pervadono il territorio. La sicurezza è come una casa: si costruisce mattone dopo mattone, con basi solide ma soprattutto dopo un progetto preciso e affidabile. Oggi non abbiamo nè il progetto nè i mattoni e si cerca di mettere il tetto disperatamente.
I grandi eventi che ci aspettano metteranno ancor di più in crisi le realtà medio piccole e la nostra provincia sarà penalizzata ulteriormente, ci chiedono l’impossibile e con il sostegno di tutti i lavoratori ed il loro senso del dovere cerchiamo e cercheremo di assicurarlo; ma per i miracoli non possiamo certo dire: ci stiamo attrezzando.

*Segretario provinciale SILP CGIL PESARO E URBINO

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Argomento: 
Polizia di Stato